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“La versione di Cochi” di Aurelio Ponzoni: recensione libro

Fare ciò che si desidera è un lusso, un sogno perenne. Non tutto è rose e fiori, ovvio. Riuscire nel proprio obiettivo porta una forza nuova, una spinta frizzante che cambia anche il modo di vedere le cose. C’è chi ha tenacia e chi ha talento. In entrambi i casi si insiste nel perseguire il proprio obiettivo, anche se il traguardo è solo un punto dal quale, poi, ripartire all’istante. Ad ogni modo, credere in se stessi è un buon incipit.

Tanto la vita scriverà sempre la sua narrazione, quindi buttarsi a capofitto nei propri sogni sarebbe quasi un diritto di umana virtù. Te ne accorgi subito se è il caso di continuare a salire per arrivare al successo tanto agognato o se è il caso di lasciar perdere e dedicarsi ad altro. L’esistenza pone delle scelte e la quotidianità necessita risposte, immediate. Uno lo sa bene se ha delle capacità artistiche, intellettuali. L’improvvisazione nell’esercitare alcuni mestieri può andare bene all’inizio come novità, e poi neanche tanto, alla lunga il bluff è palese, chiaro. Il talento da sé non basta. Sono necessari l’impegno, lo studio, la determinazione e molto altro. Anche la gavetta. Partire dal nulla e crescere professionalmente, sentendo addosso il sacrificio, è l’unica strada solida che porta al successo. Poi, le avversità possono scompaginare i propositi ed allontanare i traguardi. Essere tagliati per qualcosa e saperlo perfettamente è una grande risorsa da custodire e da curare.

In La versione di Cochi di Aurelio Ponzoni a cura di Paolo Crespi entri a gamba tesa nella vita personale ed artistica di Cochi. Sessant’anni di spettacolo, di teatro, di cabaret, di cinema, di radio e di Tv. Anni in cui con, l’amico di una vita, Renato Pozzetto ha iniziato a calcare le scene giovanissimo. È ampio il registro artistico di Cochi. I suoi ruoli, mai scontati, sono stati anche sperimentali. La personalità di Aurelio Ponzoni è vivace anche intellettualmente. Cochi ha conosciuto e lavorato con personaggi di primissimo piano nei vari settori artistici. Ha accumulato esperienza ma soprattutto grandi amicizie, sincere.

Il libro è interessante. La narrazione è un fiume in piena di aneddoti e di nomi importanti che sembra di essere accanto all’artista nel mentre vive episodi singolari, incredibili e umani. La scrittura è pulita, azzeccata per il racconto di una vita.    

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“La versione di Cochi” di Aurelio Ponzoni, edizioni Baldini&Castoldi.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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