Libri censurati

“Il tropico del cancro” di Henry Miller e la censura per gli atti osceni

Buongiorno e ben tornati alla nostra rubrica sui libri censurati in giro per il mondo. Oggi ci occuperemo di un autore molto conosciuto e i cui libri sono famosi un po’ ovunque: parliamo di Henry Miller e di Tropico del Cancro.

Il romanzo è ambientato nella Francia del 1930, principalmente a Parigi. È scritto in prima persona, con molti riferimenti autobiografici come altri romanzi di Miller, e spesso fluttua tra il passato ed il passato prossimo.

L’ambiente parigino, luogo rutilante e pieno di mollezze da intellettuali, è anche un mondo di lavoro, di preparazione alla guerra e di confronto politico.

Il protagonista sempre a caccia di qualche soldo, si muove però nel mondo degli artisti falliti e degli esiliati volontari; persone inaffidabili ed irresponsabili che vivono nelle strade, nei locali pubblici più infimi, nei postriboli, in tuguri, mangiando quando capita e stordendosi di alcool e fumo.

Alcuni capitoli spesso seguono un riferimento narrativo stretto agli amici di Miller, ai colleghi ed ai posti di lavoro; altri sono scritti come delle riflessioni a flusso di coscienza. Vi sono molti passaggi che esplicitamente descrivono gli incontri sessuali del narratore, anche se il libro non si focalizza soltanto su questi argomenti.

Il libro è scritto in inglese, lingua madre dello scrittore, ma proprio nella madrepatria e nei paesi anglofoni divenne molto difficile leggerlo.

Nel 1934 il libro vede la luce ma in Francia, pubblicato dalla Obelisk Press.

Bandito sin da subito dagli Stati Uniti e poi anche in Inghilterra, Tropico del Cancro venne inizialmente contrabbandato dagli studenti universitari.

Nel 1950 Ernest Besig, direttore dell’Unione Americana per le Libertà Civili, volle importare il romanzo negli USA insieme a Tropico del Capricorno.

Si scatenò il putiferio. Besig invocò l’argomento del merito letterario dei due libri, ma il giudice del caso lo respinse sostenendo che anche se c’erano parti meritevoli, le parti oscene non avevano alcun valore. Nel verdetto il giudice sosteneva che diverse parti del libro descrivevano così dettagliatamente l’organo sessuale femminile da causare la nausea del lettore. Asseriva inoltre che tale letteratura minacciava la dignità della persona umana e la stabilità dell’unità familiare. Besig portò avanti una battaglia legale, ma un altro giudice dichiarò i libri osceni. Bollò il libro come pieno di tutto ciò che il mondo ritiene un peccato.

Fu solo nel 1961 che Tropico del Cancro venne pubblicato negli USA. Uscì per i tipi della Grove Press, la stessa casa editrice che volle pubblicare L’amante di Lady Chatterley. A quel punto scoppiarono più di 60 accuse di oscenità (contro i librai che decidevano di vendere questo libro nei loro negozi) in 21 stati diversi. Il giudice della Corte Suprema della Pennsylvania Michael Musmanno dichiarò che quello non era un libro ma “Una latrina, una fogna a cielo aperto, una fossa di putrefazione, un sudicio ammasso di tutto ciò che è marcio fra i detriti della depravazione umana”.

La Grove Press decise di assistere legalmente i librai coinvolti nei processi ma non riuscì a farlo con tutti, come avrebbe voluto inizialmente.

In diversi stati, tuttavia, il libro fu dichiarato “non osceno”.

Lentamente si apriva una strada.

Nel 1964, infine, la Corte Suprema dichiarò che un libro, quand’anche trattasse tematiche sessuali, se aveva valore letterario o importanza sociale non poteva essere considerato osceno.

La battaglia era stata vinta.

Vediamo ora come venne accolto in Italia questo romanzo.

Per 30 anni nessuno pensò a realizzare una versione per il mercato italiano di questo libro, fino al 1962 anno in cui Feltrinelli decise di tentare l’impresa.

L’Italia del 1962, quando Giangiacomo Feltrinelli decise di pubblicare clandestinamente gli scandalosi Tropici di Henry Miller, era molto diversa da quella di oggi, almeno in parte.

Feltrinelli decide di stampare la traduzione italiana di “Tropico del Cancro” a Bellinzona, presso la tipografia Casagrande, in 15.000 copie. Ufficialmente il volume risulta stampato in Francia, a Étampes, con marchio prestato da un editore svizzero. Nella terza di copertina si legge: “Questa edizione è esclusivamente destinata al mercato estero; l’Editore ne vieta l’esportazione e la vendita in Italia”.

Nonostante questo il libro venne contrabbamdato e letto anche in Italia.

Nel gennaio 1967 “Tropico del Cancro” viene per la prima volta stampato ufficialmente in Italia anche se il procuratore del tribunale di Lodi ordinò subito la confisca di tutte le copie.

Solo nel 1968 “Tropico del Cancro” e “Tropico del Capricorno” vengono definitivamente dichiarati non perseguibili sul territorio italiano e possono quindi essere stampati e letti senza più paura di ritiri, censure o azioni legali.

Una curiosità riguardo questo libro ha a che fare con il suo più famoso estimatore ossia George Orwell che descrisse Tropico del Cancro come “il libro più importante della metà del 1930”.

In foto le copertine delle prime due edizioni francese ed italiana

Spero abbiate apprezzato anche oggi questa puntata della nostra piccola rubrica. Ci vediamo il prossimo lunedì, se volete.

Libri Censurati, una rubrica a cura di Donatella Maina Gioia su The BookAdvisor.

Redazione

Redazione della pagina web www.thebookadvisor.it

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