Coffee Book

“Verso il paradiso” di Hanya Yanagihara: recensione libro

Marzo è stato un mese intenso, infinito e produttivo. A Marzo ricade anche il mio compleanno e chi mi conosce sa che un libro è sempre il regalo più gradito. Così ho letteralmente nascosto la testa tra le pagine, per non assistere a tutto quello che accade fuori, nella realtà, in questa parte di mondo che chiamiamo civilizzato. Il primo libro scelto dalla “lista di compleanno” è Verso il paradiso di Hanya Yanagihara.

Storie di vite, spazi e non-luoghi

Un romanzo corposo suddiviso in tre diversi libri. Tre storie ambientate in tre universi paralleli del passato presente e futuro tenuti insieme da uno schema narrativo complesso. I personaggi coinvolti sono una delle costanti. I nomi sono sempre gli stessi e vengono mescolati e riutilizzati. Ognuno dei protagonisti conserva degli elementi caratteristici in tutte le storie: sensibilità, amore, dedizione, inganno e disperazione.

Le figure dei nonni saggi e forti che ritroviamo in ogni libro, rappresentano l’ancora di salvezza a cui si aggrappano le fragilità di cristallo dei protagonisti. Un altro punto fermo è l’ambientazione. Le tre vicende si svolgono in una versione distopica di New York dell’Ottocento, degli anni ’90 e del futuro. I luoghi citati esistono davvero ma sono in effetti dei non-luoghi, posti al di fuori dalla realtà storica. Il primo racconto l’ho divorato: ricco di sensibilità e delicatezza.  Il secondo è andato molto a rilento: difficile da capire e interiorizzare. Il terzo è il più crudo e spietato ma sicuramente il più coinvolgente.

La variabile è rappresenta dai contenuti e dal finale, che per tutti e tre i libri risulta essere aperto ad innumerevoli interpretazioni.

Viaggiare verso il paradiso

In ogni vicenda il lettore accompagna i protagonisti in un viaggio verso il paradiso. Un’utopia da inseguire. Nel primo libro la meta sembra essere la definizione di libertà personale, nel secondo la voglia di tutelare le proprie radici e nel terzo il desiderio di ricercare la libertà contro la repressione. Non è facile delineare con poche parole il fine ultimo di queste storie perché sono talmente stratificate e ricche di contenuti che risulta impossibile raccontarle in maniera riassuntiva.
Vanno percepite sulla pelle, approfondite e metabolizzate. Sono storie di amori senza barriere di tipo sessuale o razziale in una società all’apparenza inclusiva ma ferita al cuore da guerre, epidemie e problematiche ambientali.
Insomma, ho letto questo libro per fuggire lontano e mi sono ritrovata a muso duro nella realtà.

Hanya Yanagihara ha fatto di questo suo nuovo romanzo un successo di critica, assolutamente meritato. Il suo talento e la suprema tecnica narrativa hanno realizzato un libro per tutti ma (sfortunatamente) non adatto a tutti.

Verso il paradiso, di Hanya Yanagihara, Feltrinelli Editore.

TI PIACE SE: non hai pregiudizi radicati. Apprezzi una narrazione atipica. Sei disposto a viaggiare nella dura realtà.

LASCIA PERDERE SE: cerchi un libro leggero e tascabile. Non ami i finali aperti. Non sei un lettore ben allenato.

Paola Viscatale

Sono cresciuta e ho lavorato sempre in mezzo ai libri. Con il cuore a metà tra Roma e Napoli, viaggiatrice per il mondo in cerca di posti belli. Ho una laurea in storia dell'arte, esperienza nell'organizzare eventi culturali, coccolo gatti per vocazione. Per BookAdvisor curo la rubrica Coffee Book perché libri e caffè sono la mia risorsa primaria di energia.

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