“Bruciare da sola” di Giovanni Greco: recensione libro

Non ce la fai a dimenticare quello che ha alimentato le tue ore, le tue gioie ed i tuoi tormenti. Ti impegni a mettere un punto, ma la determinazione non basta. Vorresti respirare in modo regolare, senza affanno. È nel sonno che il ricordo si fa più vivo, presente. Mantieni le palpebre abbassate per non vedere quello che la faccia dice chiaramente.

La disperazione del dolore. Il petto accoglie un groviglio di panico, un ammasso di pensieri forti, una pesante ansia che accende un fuoco di parole che tornano puntuali quasi fossero la sveglia della memoria. Mentalmente ti ripeti ogni istante che non riesci a lasciare indietro. Li appunti come spille alla tua esistenza che cammina, simili alle altre, ingannando le apparenze. Vorresti crederti pazzo. Allora, sopporti e bruci dentro. Sola. Questo, però, non ti salva. A ricordarti del passato sarà il dolore che neanche il tempo quieta. Diventa il tuo alleato, costante e minaccioso. Di notte, poi, non resisti. Il buio ti sfiata le parole dette, scritte e taciute. Parole che un tempo erano poesia, sguardi. Lacrime e patimenti firmano i momenti di infelicità o di condanna che hanno segnato le scellerate decisioni di dittatori che annientano i pensieri, le idee, di intellettuali, di rivoluzionari, di artisti, di gente dalla mente libera priva di condizionamenti. Piangi senza alcuna vergogna. Lo faresti addirittura dinanzi agli altri. Le lacrime, per te, non hanno importanza se diventano lo specchio delle esistenze altrui. Non sono segno di debolezza, eppure nessuno vorrebbe vederle perché spariscono le difese. Non si può sfuggire ai passato. Torna sempre nei ricordi, nei libri, nelle storie, nella memoria di chi verrà dopo.

In Bruciare da sola di Giovanni Greco senti tutto il tormento emotivo della vedova del grande poeta Osip Mandel’štam. Ricorda la sua vita da intellettuale sgradito, come molti altri autori, al potere di Stalin. Ricorda i suoi versi proibiti, la paura che morde le ore e la sopravvivenza che l’ha resa guardinga, angosciata e sola, soprattutto nel buio della notte.

Il libro è potente. La storia è scritta talmente bene che risulta doppiamente preziosa. La narrazione è un vero dipinto emotivo che fa rivivere la poesia attraverso il ricordo e la sua stessa forza. 

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“Bruciare da sola” di Giovanni Greco, edizioni Ponte alle Grazie. Dream Book.