Leggi-Mela

“Luna rossa” di Jo Nesbø: recensione libro

“LUNA ROSSA di Jo Nesbø è arrivato in libreria da qualche mese, e io, complici le vacanze di Natale, ho deciso di recuperare la storia perduta, anche se non esattamente allineata con le atmosfere festaiole che avevo intorno. Questo nuovo libro su Harry Hole è per me l’ennesimo capito ben riuscito di una saga che adoro e che non mi ha praticamente mai delusa.

“Luna rossa” si apre con un Harry Hole che non ha più niente, né da perdere né da dare agli altri, ma quando l’ennesima persona che incontra sulla sua via gli chiede di essere salvata, il poliziotto che è in lui non resiste. Harry Hole torna in pista, come detective privato su un caso di due ragazze scomparse. Il principale accusato è un nome grosso del settore immobiliare ed è proprio il presunto colpevole a ingaggiare Hole per risolvere il mistero. Quest’ultimo metterà in piedi una squadra tutt’altro che esemplare, composta da nomi cari a chi segue la saga: uno psicologo in fin di vita, un poliziotto corrotto e uno spacciatore. A uno a uno, ricompaiono anche altri personaggi incontrati nei libri precedenti e anche chi non c’è più, come Rakel, ritorna come fantasma da cui Hole non riesce a separarsi. Il doloroso capitolo precedente della saga getta ancora un’ombra scura su questa nuova storia, ma nonostante i propri demoni, Hole e la sua squadra faranno di tutto per trovare il presunto serial killer che sembra così inafferrabile per la polizia.

Chi bazzica il genere, raramente arriva alla fine di un libro e rimane stupito dall’identità del killer. A me capita di scovarlo, generalmente, verso la metà della storia perché ci sono degli schemi che tendono a ripetersi. E io sono una che, quando approccia gialli o thriller, spegne il cervello e non cerca di indagare per conto proprio, perché un po’ come a Natale amo le sorprese, anche con i libri amo lasciarmi guidare. Con “Luna rossa”, a circa tre/quarti della storia mi ero fatta un’idea su chi fosse l’assassino, ma la bravura di Nesbø è imbastire dei binari paralleli sui cui fa muovere diversi personaggi per condurli tutti, al climax finale, in una situazione in cui in qualsiasi storia è possibile che si trovi il colpevole.

La lettura mi ha inquietata non poco, sarà che nonostante ami i thriller, sono un tipo facilmente impressionabile, quindi sentire che il killer si pappa organi interni senza nemmeno l’ausilio del celeberrimo “buon Chianti” mi ha un po’ nauseata. Raccomando comunque questo libro perché sembra davvero che Nesbø sfugga alla “maledizione del sequel” e anche questo nuovo capitolo della saga di Harry Hole si conferma godibilissimo.

Vieni a parlare di libri con tutti noi nel gruppo Facebook The BookAdvisor

“Luna rossa” di Jo Nesbø, Einaudi editore

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio