Avete presente quando riuscite a prendere due piccioni con una fava? Bello eh, capita raramente ma capita!
Solo che, al netto di essere particolarmente bravi in cucina, cosa ci si dovrebbe fare con i due piccioni e perché bisognerebbe usare una fava per prenderli?
Bene, cerchiamo di capirci qualcosa!
Innanzitutto sappiamo tutti che prendere due piccioni con una fava significa ottenere due risultati, risolvere due cose in un solo momento. Non male eh! Ma che c’entrano i poveri piccioni?
Bene, tempo addietro, veniva utilizzato un metodo particolare per cacciare i piccioni selvatici: un po’ quello che si usa per pescare! Veniva presa una fava secca bella grossa, forata al centro e legata con l’estremita di uno spago trasparente la cui altra estremità veniva fissata a terra. Il povero ignaro piccione divorava la fava che però essendo grossa e dura, gli restava in gola bloccandosi… ed ecco così “pescato” il piccione!
Vien da se che, se si riusciva a catturare due piccioni con una sola esca si era stati particolarmente fortunati.
Ora, non chiedetemi perché utilizzasero questo metodo di caccia così strano e particolare… non sono pratica di caccia né tantomeno di piccioni. So però che in diverse altre parti del mondo come Giappone, Inghilterra, Spagna e Francia esistono modi di dire molto simili ma forse un pelino più realistici ossia “prendere due piccioni (o due passeri) con un sasso” che boh, sarà più cruento ma mi sembra un po più saggio cercare di catturare due piccioni con un sasso che non con una fava ma non sono io a fare i detti quindi tenetevelo così!
E anche oggi con #etimologioia la rubrica che appare quando gli pare, abbiamo finito! Andate nel mondo con un sacchetto di fave secche e spago o con un sasso e vedete voi quale di questi modi di dire abbia più senso fermo restando che “ambasciator non porta pena”!
Etimologioia, una rubrica a cura di Donatella Maina Gioia su The BookAdvisor.
