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“La possessione di Mr Cave” di Matt Haig: recensione libro

“Possessione: il potere esercitato su qualcosa e/o qualcuno, stabilendo una proprietà. O anche: condizione psicofisica in cui una persona è considerata abitata da un’entità soprannaturale.

“Il desiderio di proteggere è forse anche il desiderio di possedere? È possibile che il desiderio di abbracciare sia anche il desiderio di soffocare? Che il desiderio di amare equivalga al desiderio di distruggere?”

La vita di Terence Cave, antiquario, è costellata da lutti che non è riuscito ad impedire: prima la madre, poi la moglie ed ora il figlio, Reuben, fratello gemello di Bryony. A Terence rimane solo lei, l’unica ed ultima àncora di salvezza alla quale aggrapparsi per non sprofondare e sulla quale riversare tutto l’amore rimasto. È a lei che si rivolge per tutto il romanzo.
Ma che cos’è l’amore?

Per Terence questo amore cieco è sinonimo di vendetta e protezione, forse nell’nconsapevolezza che tutto si plasma nelle mani del senso di colpa e dell’inadeguatezza. E da queste mani l’amore prende sembianze mostruose: è una bestia in balia della sua fame a caccia della preda giusta, è una gabbia d’acciaio per i suoi destinatari, è un’entità che manovra azioni insane ed insensate.

Rincorrendo febbrilmente i suoi istinti di protezione e vendetta, Terence perde le vesti di padre e persona rispettabile, la sua coscienza umana del giusto e sbagliato, la dignità. È il carceriere che abolisce la libertà altrui perché comporta troppi rischi. È il sordo che non sente richieste d’aiuto e il cieco che non vede oltre la sua sofferenza. È il boia che decide sulla vita e sulla morte e l’ipocrita che si discolpa accusando gli spiriti come mandanti di azioni sconsiderate.

Terence trasforma l’amore in odio, persecuzione, disperazione, sconfitta.
Quel sentimento puro ed incondizionato, che dovrebbe basarsi sul benessere reciproco e sulla libera scelta, diventa qualcos’altro in balia del passato, dell’impotenza, della colpa, della perdita, ma soprattutto della paura.
Terence ha paura e questa lo domina sogghignando, distorce la realtà, avvelena i sentimenti, facendo precipitare tutto in un pozzo dal collo troppo stretto per venirne fuori.

Credo che la vera nemica dell’amore sia lei, la paura, quella sostanza macabra che mal reagisce con la pura essenza dell’amore, lo frena, lo annienta, lo trasforma in altro: talvolta in indifferenza, altre volte in ossessione e possessione.

Matt Haig

Terence, in certi punti, sarà odioso, certo, è indiscutibile.
Ma quante volte noi per paura abbiamo trasformato l’amore in un’altra cosa? Quanto abbiamo perso?

“Spero che, se e quando avrai dei figli, tu sarai in grado di distinguere le differenze tra di loro, ma li amerai esattamente allo stesso modo. Spero che tu capisca che possiamo creare una nuova vita, ma non la possediamo mai, e non dovremmo mai permettere che il nostro desiderio di protezione si trasformi in desiderio di possesso.
Mi auguro che tu ti renda conto che i figli hanno in mano il mondo intero nell’attimo stesso in cui entrano a farne parte, poiché viviamo e respiriamo la sua gloria in ogni singolo istante.”

Nota a margine. Per caso, nel web, sono finita sulle opere di Alexander Sviridov e mi si sono illuminati gli occhi. La maggior parte della sua strepitosa produzione ritrae la figlia. Ad un certo punto, sbam, sono finita su “Big Daddy“, non ho potuto fare a meno di fotografarlo insieme al libro, ne è l’esatta sintesi.

“La possessione di Mr Cave” di Matt Haig, Edizioni e/o. S(qui)libri.                                                           

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