Libri in pillole

“La storia mi assolverà” di Fidel Castro: recensione libro

“Signori giudici, è la prima volta che un avvocato si vede costretto a esercitare il suo mestiere in una situazione così dura. Ma è anche la prima volta che contro un imputato vengono commesse tante e tali irregolarità. L’avvocato e l’imputato, oggi, sono la stessa persona”.

Fu con queste parole che esordì il 27enne avvocato Fidel Castro quando comparì davanti al giudice il 16 ottobre del 1953, dopo ben settantasei giorni di isolamento, per rispondere alle accuse che lo vedevano imputato per gli assalti alla caserma Moncada e alla stazione militare di Bayamo del 26 luglio precedente. Un attacco sventato dalle forze militari di Fulgencio Batista, primo obiettivo del Líder Máximo e del suo Movimiento 26 Julio, che ambivano a rovesciare il regime filo statunitense instauratosi dopo il colpo di stato militare del 10 marzo del 1952.

Un discorso che, secondo le ricostruzioni dei giudici, durò oltre due ore, durante le quali Fidel Castro diede mostra delle sue straordinarie arti oratorie, che gli consentirono di esporre con grande precisione e con dovizia di particolari gli obiettivi e le finalità del suo Movimiento Revolucionario. Fidel, infatti, dopo aver messo a fuoco il contesto nel quale si era formato il Movimiento e dopo aver elencato i crimini commessi dall’esercito di Batista in seguito alla cattura dei rivoluzionari, passò a esporre quello che sarebbe stato il piano politico dei Barbudos una volta conquistato il potere e allontanato Batista, dittatore accusato di essere corrotto e colluso con gli Stati Uniti.

“Il problema della terra, il problema dell’industrializzazione, il problema della casa, il problema della disoccupazione, il problema dell’educazione e il problema della salute del popolo: sono questi, in concreto, i sei problemi alla cui soluzione sarebbero stati indirizzati tutti i nostri sforzi, insieme agli sforzi necessari per conquistare le libertà civili e la democrazia politica”.

Conosciuto come La storia mi assolverà questo discorso politico è passato alla storia per diverse ragioni: per la lucidità con cui Fidel Castro riuscì a individuare e a denunciare in pubblico le criticità del mal governo di Batista, nonostante il contesto avverso in cui si trovava; per la lungimiranza dei suoi piani politici, che espose ampiamente durante la sua arringa difensiva e che prevedevano una ricostruzione dell’Isola a partire dalle proprietà terriere, passando per i rapporti commerciali con i Paesi esteri, fino ad arrivare ai delicati settori della salute e dell’istruzione; per l’enorme forza comunicativa con cui Fidel Castro ammutolì la platea davanti a sé citando, nel suo discorso, eroi dell’indipendenza cubana come José Martí e personalità politiche come Eduardo Chibás che diedero la vita per denunciare la corruzione di un governo accusato di lavorare solo per interessi personali e per favorire gli Stati Uniti.

La storia mi assolverà, riproposto ne Il libretto rosso di Cuba pubblicato dalla casa editrice Red Star Press, è un libro che va assolutamente letto per approfondire ciò che mosse un gruppo di giovani studenti universitari a ribellarsi al regime dittatoriale di Batista, con l’obiettivo di ristabilire una giustizia sociale che potesse permettere a Cuba di essere finalmente un Paese libero e definitivamente indipendente.

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“La storia mi assolverà” di Fidel Castro, edizioni Red Star Press. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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