Etimologioia

Perché si dice fare il portoghese?

Buongiorno e buon inizio di settimana a tuttə.
Vi va bene che questo gruppo non sia a pagamento o già mi immagino la maggior parte di voi a “fare i portoghesi”.
Amici romani forse voi mi avete capita subito, ma gli altri? Proviamo a vedere insieme cosa significa questa espressione particolare.

Fare il portoghese è un’espressione che si utilizza nel gergo comune per indicare qualcuno che usufruisce di un servizio senza pagarlo, ad esempio che viaggia su un mezzo pubblico senza biglietto o che tenta di entrare gratuitamente da qualche parte. Ma perchè si dice proprio “fare il portoghese”. I Lusitani sono famosi per non pagare? Vediamolo subito!
Il Portogallo era una nazione molto ricca e florida, culturalmente ed economicamente. Aveva ambasciate in tutte le zone europee, la più importante di esse era quella presso la Santa Sede a Roma.
I Lusitani erano soliti organizzare grandi spettacoli e ricevimenti presso il Teatro Argentina. Per i connazionali il biglietto era gratuito, bastava dichiarare all’ingresso la propria nazionalità.

Esiste anche un’altra versione fornita addirittura dell’ambasciata portoghese a Roma.

Una volta, al tempo di Giovanni V il Magnifico, il Portogallo era considerato una delle nazioni più ricche d’Europa, vale a dire del mondo di allora. Infatti, il XVIII secolo fu tempo di fastose feste nelle ambasciate, in particolare quella del Marchese di Fontes (1713), e quella di Mello e Castro, Conte di Galveias (1718) – quest’ultimo abitando vicino a Piazza Argentina.

Probabilmente fu lui a realizzare a Teatro Argentina degli spettacoli ai quali, naturalmente, la comunità portoghese residente a Roma, per entrare, non doveva pagare il biglietto. E così, con la furbizia che gli è caratteristica, il romano che voleva entrare senza pagare negli spettacoli faceva finta di essere portoghese…
Per questo motivo, molti romani furbetti provarono ad entrare senza pagare il biglietto dichiarandosi, appunto, portoghesi.

Questo modo di dire è nato quindi a Roma ed è ancora qui molto diffuso, ma nel tempo si è allargato anche ad altre zone d’Italia.

Ringrazio Stefano per la segnalazione a riguardo e vi chiedo: sapevate di questo modo di dire, voi romani e non? Potete rispondere qui nel nostro gruppo The BookAdvisor!

Etimologioia, una rubrica a cura di Donatella Maina Gioia su The BookAdvisor.

Redazione

Redazione della pagina web www.thebookadvisor.it

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio