Perché si dice a caval donato non si guarda in bocca?
Buon inizio di settimana a tutti voi e riecco il nostro appuntamento del lunedì con l’origine dei modi di dire.
Un’altra cosa che ricomincia, è il fatto che dimentico chi mi ha chiesto cosa, quindi non vi taggo solo per mancanza di memoria non per cattiveria.
Oggi parliamo di animali e dentatura col detto: “a caval donato non si guarda in bocca”!
Diciamo innanzitutto che questo modo di dire non è tipicamente italiano ma si trova anche in diverse lingue: la corrispettiva frase idiomatica francese parla proprio di denti: ” A’ cheval donné on ne regarde pas les dents” “A caval donato non si guardano i denti”; mentre in inglese conserva invece il riferimento alla bocca: “Don’t look a gift horse in the mouth!”.
Il suo significato vuole essere: tutto ciò che viene donato va valorizzato senza giudicare la qualità del regalo.
L’originale citazione è dovuta a San Girolamo che nella sua “Commentariorum In Epistolam Beati Pauli Ad Ephesios”, scrive «Noli equi dentes inspicere donati».
La frase idiomatica trae dunque le sue origini dalla stima dell’età di un cavallo fatta attraverso la lettura della sua dentizione.
In passato possedere un cavallo era in ogni caso fonte di ricchezza per cui, giovane o vecchio che fosse, il solo fatto di aver ricevuto in dono un cavallo poteva ritenersi un privilegio sufficientemente grande.
Quindi, mi raccomando, la prossima volta che vu regalano un cavallo non state lì troppo a sindacare su quanto i suoi denti siano messi male e ricordate: i morsi di cavallo fanno un male boia, quindi prendete e portate a casa.
Buona settimana a tutti e a lunedì prossimo. Ricordate che aspetto sempre le vostre richieste: commentate qui sotto, mandatemi un messaggio, un piccione viaggiatore, una lumaca da corsa… insomma, ciò che preferite ma chiedete.
Etimologioia, una rubrica a cura di Donatella Maina Gioia su The BookAdvisor.