A Garamond Type

“La luce delle stelle morte” di Massimo Recalcati: recensione libro

Chissà come sarebbe stato “L’anno del pensiero magico” di Joan Didion se quest’ultima avesse letto LA LUCE DELLE STELLE MORTE – SAGGIO SU LUTTO E NOSTALGIA, l’ultimo, imperdibile saggio di Massimo Recalcati. Chissà se sarebbe stato più semplice o, almeno, meno faticoso lasciare andare i suoi amati. Credo di sì.

I vuoti sono pieni

Ho sempre pensato che i vuoti siano pieni. La perdita di mia madre, avvenuta ormai quasi nove mesi fa, non ha fatto che confermarmelo, generando in me e tutt’attorno a me un buco nero che ha risucchiato forza, gioia, speranza. Un vuoto colmo di dolore e di smarrimento, un resto che è «qualcosa di indimenticabile, che non ci consente di staccarci del tutto dalle nostre perdite.»

Scomparire ma brillare

Lei, la mia Dancing Queen, voleva diventare una stella e, sebbene io abbia fatto di tutto per realizzare questo suo desiderio, la sua scomparsa come corpo fisico ha creato una frattura difficilissima da ricomporre. Grazie a questo libro di Massimo Recalcati finalmente non solo comprendo il motivo di quanto sia arduo il lavoro del lutto, ma ho capito quanto lei sia stata preveggente nel volersi proiettare come stella che avrebbe illuminato il cammino di quanti l’hanno amata.

Il lavoro del lutto e le due nostalgie

I temi di questo saggio sono proprio il lavoro del lutto, che non ha mai fine, e la narrazione della nostalgia che è sia rimpianto, sia gratitudine, la quale diventa una forza enorme di rinnovamento della vita. Esattamente come fa la luce delle stelle morte.

Gli strumenti per elaborare tutti i tipi di perdita definitiva

Un libro meraviglioso che dona gli strumenti per elaborare la perdita definitiva di qualcuno o qualcosa che non ci sarà mai più restituito: «la madre, l’infanzia, il vigore della giovinezza, le occasioni, gli amori, una vita diversa, i progetti, ecc.»

«Quando guardiamo il cielo stellato sopra le nostre teste, ammiriamo una presenza che è fatta di assenza o una assenza che si rende presente. … Vediamo la luce delle stelle brillare nel buio della notte senza pensare che sia generata da un oggetto già morto. È il volto più proprio della seconda nostalgia, della nostalgia-gratitudine: quello che è passato non è più tra noi ma, anziché diventare oggetto di un rimpianto regressivo, risplende nella sua assenza raggiungendoci come una visitazione inattesa. … La nostalgia-gratitudine sa contemplare lo splendore dell’apparizione della luce come resto del corpo morto della stella, della luce come presenza viva di un’assenza.»

La luce delle stelle morte” di Massimo RecalcatiFeltrinelli Editore. A Garamond Type.

Laura Busnelli

Commercialista “pentita”, ho maturato anche un’esperienza pluriennale in Sony. Lettrice appassionata e tuttologa, all’alba dei quarant’anni mi sono scoperta scrittrice, dopo essermi occupata di correzione bozze ed editing. Sono stata una libraia indipendente per tre anni, saltuariamente faccio ancora incontrare libri e lettori con grande gioia. Operatrice culturale, modero spesso eventi e racconto il mondo dei libri anche online, tengo una rubrica su libri a tema animali su RadioBau & Co. (web radio del gruppo Mediaset) e collaboro con l'associazione culturale "Librai in corso" nell’organizzazione di eventi e in corsi a tema. La mia rubrica qui si chiama "A Garamond Type" perché il Garamond è il carattere adottato per quasi tutti i libri italiani e Type sta sia per carattere, font, sia per tizio. E la tizia sarei io.

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