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“Le stelle secondo Clara” di Rachelle Delaney: recensione libro

“LE STELLE SECONDO CLARA” di Rachelle Delaney, finalista nella categoria 11+ al Premio Strega Ragazze e Ragazzi, è stato uno dei miei acquisti alla fiera del libro per bambini e ragazzi di Bologna, dove vado ogni anno per lavoro. Quando ne parlo agli amici, definisco questa fiera come “la Sanremo dell’editoria per l’infanzia”. Giusto per far capire con che spirito io ci vada. Quest’anno cercavo una storia che mi catapultasse fra quei personaggi che, quando chiudi il libro, ti mancano come un amico che si è trasferito oltreoceano. Con “Le stelle secondo Clara” è andata più o meno così.

Clara sogna di fare la giornalista e quando è scuola dà sfogo al suo lato razionale e concreto: pensa ad articoli, scrive titoli brillanti fatti di giochi di parole sagaci, prende appunti. Questo perché a casa, Clara è immersa fino al collo in pozioni magiche, pietre dai poteri curativi, feste per omaggiare qualsiasi cambiamento lunare. La mamma di Clara, infatti, lavora in uno di quei negozi new age pieni di buone vibrazioni, erbe essiccate e indossa solo lunghe gonne fantasia. Niente di più diverso dalla figlia che, ogni volta che rincasa e supera la tenda di perline che divide l’appartamento dal negozio, sente nostalgia della sua vecchia vita con la nonna, un animo ancora più quadrato di lei. La verità è che la nuova vita di Clara, in un quartiere più colorato e frizzante, le ha portato anche cosa buone, come un’amica aspirante attrice e tanti personaggi, magari bizzari, ma dal cuore buono. E soprattutto, una scuola con un giornale dove esercitare la professione di giornalista, non fosse che la temibile caporedattrice le affida… l’oroscopo! Da previsioni scritte più o meno a caso nasceranno una serie di strambe conseguenze che porteranno Clara a capire che il mondo, ma anche se soprattutto lei stessa, non è o bianco o nero.

Scrivo questa sinossi col sorriso sulle labbra, perché “Le stelle secondo Clara” è uno dei quei libri gioiosi a cui torni volentieri. La bellezza di leggere libri definiti “per ragazzi” una volta adulti è che puoi cambiare punto di vista con più agilità: quando leggevo da giovane, ero sempre la ragazza protagonista, sentivo quello che sentiva lei e, devo ammettere, forse non avrei amato Clara. La me di dieci, undici anni era tutto fuorché razionale e forse avrebbe sognato una madre che colora la cucina di rosso pomodoro e prova a risolvere ogni male con chili di guacamole e una pozione. Oggi, però, da adulta che non dichiara quanto le manca ai quaranta ho letto “Le stelle secondo Clara” diventando a volte Maeve, la migliore amica attrice, amante di misteri, serie true crime e tisane mistiche, altre volte la mamma stramba, quella che sono ogni giorno e che spero mia figlia arrivi a comprendere e mai a rinnegare, ma chissà, altre volte ancora ero Clara stessa che, anche se così diversa da me, riusciva a mostrarmi il mondo dal suo punto di vista.

“Le stelle secondo Clara” è una storia colorata e divertente, perfetta se cercate un libro al contempo leggero e appassionante. Da lettrice matura, avrei forse preferito qualche pagina in più, qualche approfondimento qua e là, ma si tratta di precisazioni superflue, perché rileggerei e consiglierei all’infinito questo titolo di Rachelle Delaney.

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“Le stelle secondo Clara” di Rachelle Delaney, Terre di mezzo editore

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