Un libro tra le mani

“Giovani ci siamo amati senza saperlo” di Emanuele Pettener, recensione: Un libro tra le mani.

GIOVANI CI SIAMO AMATI SENZA SAPERLO di Emanuele Pettener.

…e senza saperlo ho letto un libro davvero bello!
Affascinata da un titolo che racchiude in sé già una storia, edito da una casa editrice che mi piace particolarmente, ho iniziato questo libro senza sapere nulla del suo contenuto, nulla del suo autore, e mai scelta fu più premiata… perché questo libro va letto proprio così, al buio e facendosi trasportare dalle sensazioni sprigionate dalle parole di Pettener, parole sensuali, poetiche, pittoriche
Parole che raccontano una storia di amicizia, amore e sesso nei primi anni ’90, incastonata in un quadro un po’ retrò.

Venezia bellissima e cattiva…

Fin dalle prime pagine ho capito che l’ambientazione non avrebbe fatto solo da sfondo, ma avrebbe avuto un ruolo fondamentale, sarebbe stato un personaggio, forse il più importante, il più profondo.
Venezia è l’anima di questo romanzo, non solo perché è il contesto in cui si svolge la storia, ma perché è proprio “dentro” la voce narrante: il protagonista (Ema) è esattamente come la sua città, altero, snob, misterioso, decadente, sensuale e strafottente.

“Lei (Venezia) è una monella, bellissima, sporca e cattiva. Femmina felina quanto i felini che la percorrono, città di gatti e gatte, come loro pigra e incurante e sensuale. Ci si perde nei suoi riflessi bizantini, nei suoi occhi truccati di verde e malva, maliziosi, nelle sue rive bagnate.”

Si atteggia a giovane intellettuale dal linguaggio forbito, quasi demodé, dalla battuta sempre pronta, perdutamente attratto dalle donne, anzi dai piccoli dettagli che rendono le donne attraenti, ma fondamentalmente è un ragazzo solo.

“Venezia è un antidoto al dolore, uno schiaffo alla malinconia, sprigiona ormoni da ciascun mattone, anche la polvere ha personalità, sembra che tutto – le pietre e i tetti e il cielo e l’acqua – incarni la joie de vivre di Casanova, e ti vien subito voglia di scrivere le tue memorie o di far l’amore.”

E proprio come Casanova, Ema ci mostrerà tutta la sua sensualità, i suoi successi, ma anche le sue fragilità, le sue paure, e i suoi fallimenti.

Libro sensoriale

Questo libro lo leggi, lo assapori, lo ascolti, lo vedi, ne senti tutti i rumori e gli odori, ne vedi la luce, quella che si riverbera sull’acqua dei canali e quella che sparisce di colpo dentro una calle.
Un po’ t’innamori della sua aristocratica cupezza, un po’ ne hai timore, ma non smetti mai, neanche per un momento, di perderti nella sua bellezza.

E la bellezza della scrittura, così elegante ma anche molto ironica, sorniona, è al servizio dell’esuberanza dei vent’anni, ma anche della loro inquietudine e disperazione.
Pettener poi dà una virata pazzesca a tutta la narrazione, lasciandoti decisamente senza parole, stordito dal cambiamento.
Una mossa coraggiosa che può destabilizzare.
Per me, un colpo da maestro.
Perfettamente in linea con la decadenza e la languida crudeltà di Venezia…

Bravo 👏

“Giovani ci siamo amati senza saperlo” di Emanuele Pettener, Arkadia editore. Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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