Un libro tra le mani

“Mezza luce mezzo buio, quasi adulti” di Carlo Bertocchi, recensione: Un libro tra le mani

“Tutto intorno si mescolavano mezza luce e mezzo buio.
Appena sopra l’orizzonte si diffondeva ancora la sfumatura gialla del sole, ma dalla cima degli alberi il blu scuro della sera la inseguiva tra le case”.

Ho un debole per i romanzi i cui protagonisti sono dei ragazzini, ancor di più se ambientati negli anni in cui lo sono stata anche io.
L’adolescenza è quel sentiero dissestato che ci porta verso ciò che saremo poi, con tutto il suo bagaglio di emozioni, esperienze, occasioni perdute, malumori e felicità improvvise.
La paura di essere, di fare, viene soppiantata dalla curiosità di scoprire, di scoprirsi…ed ecco che la luce e il buio si scontrano, dando vita a quel tempo/luogo/età in cui capisci che, per trovare la strada giusta, devi solo iniziare ad andare…

Mezza luce mezzo buio…

Mezza luce mezzo buio quasi adulti
Mezza luce mezzo buio quasi adulti

In questo caso siamo proprio nel 1989 (la mia adolescenza!)…durante una tremenda estate emiliana che appiccica, l’ultima estate prima delle scuole superiori, quando la voglia di sentirsi “grandi” supera di gran lunga il coraggio di diventarlo sul serio.
Bert (Bert-occhi?!?) e i suoi amici sono proprio in quella fase di transizione all’età adulta, passano le giornate ad organizzare guerre fra bande rivali, i videogiochi (quelli a gettoni della salagiochi, ovviamente), i motorini (il mitico “Fifty”, la Vespa…), le cedrate al bar, le ragazze e i “Tre Secondi” per capire se ci stanno.
Gli anni in cui non ti preoccupi della magliette o delle scarpe infangate, né dei graffi sulle braccia o delle ginocchia sbucciate, gli anni in cui contano solo gli amici, quelli veri, disposti a schierarsi e rischiare per te.

Quasi adulti…

Bert non è particolarmente coraggioso, non guarda i film horror, non fa a botte, non ha mai baciato una ragazza, ma adesso…per le lentiggini di Matilda…è disposto anche a scovare un presunto assassino nascosto nei campi di mais.
L’incontro con quest’uomo gli farà saltare il fosso… fare quel passo decisivo, a metà strada tra coraggio e incoscienza, che lo porterà a lasciare la sponda dell’infanzia e avvicinarsi all’idea di uomo che sarà.
Paura e desiderio saranno il motore di tutto.
Due secondi e novantanove non bastano, e lui, quel centesimo mancante, vuole proprio guadagnarselo.

Atmosfere nostalgiche

Un romanzo lieve, dolce e tenero (scritto molto bene), che tiene col fiato sospeso, ma dove non senti la pressione della tragedia che incombe (si respirano le atmosfere di un Ammaniti, un King, un Sabatino, un Baldini epurati della parte “nera”), che evoca, in quelli della mia generazione, una sorta di nostalgia per un tempo che è stato, che c’è e che ci sarà sempre…il tempo della crescita.
Un libro che accarezza l’adolescente che è in noi, quello che scalpita per sentirsi vivo, protagonista della propria vita e pronto ad emozionarsi per un tanto agognato primo bacio.

“Mezza luce mezzo buio, quasi adulti” di Carlo Bertocchi , TerraRossa edizioni. Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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