Il cargo Aldébaran è ormeggiato al porto di Marsiglia: pignorato dalle autorità per i debiti contratti dall’armatore, viene abbandonato dall’intero equipaggio ma diventa il rifugio di tre marinai. Il capitano libanese Abdul, il vice greco Diamantis e successivamente il marinaio turco Nedim decidono di rimanere ancorati al porto della città francese: il primo per continuare a coltivare il sogno di riprendere il largo, il secondo per ritrovare un amore perduto a Marsiglia, il terzo per cercare un modo per ritornare a casa.
Tre uomini di mare, tre Marinai perduti
Tre uomini la cui vita è stata scandita dal mare e che senza di esso sembra perdere quei punti di riferimento che, seppur vacui, labili, sono allo stesso tempo solidi, perché si fondano su un’unica certezza: la navigazione e quella costante necessità di errare di Paese in Paese attraversando mari e oceani
Un romanzo profondo, caldo, in cui confluiscono riflessioni sulla solitudine, sul fallimento, sulla voglia di rivalsa, sull’amore. E sullo sfondo una città, Marsiglia, multietnica, multicolore, in cui marinai di tante nazionalità si mescolano trovandoci sempre una casa pronta ad accoglierli.
“Marinai perduti” di Jean Claude Izzo, edizioni E/O. Libri in Pillole.