Un libro tra le mani

“Montmartre” di Gaia Favaro e Gianfranco Vitti, recensione: Un libro tra le mani

 

MONTMARTRE di Gaia Favaro e Gianfranco Vitti.

Io non lo so perché accadano certi incontri, non so per quale motivo alcune persone entrino nella nostra vita e lascino noi entrare nella loro.
Forse la magia risiede proprio nell’impossibilità di capirne la motivazione e nel pensare che questi accadimenti ci mettano di fronte a noi stessi, per farci perdere e poi ritrovarci, magari riscoprendoci diversi.
Migliori, peggiori, più soli, meno soli…? Non importa, quello che conta è la consapevolezza.
Spesso non sappiamo chi siamo e di cosa abbiamo realmente bisogno fino a quando quel bisogno non si manifesta sottoforma di caos.
E allora dobbiamo attraversarlo… non avendo paura di smarrirci in un altrove.

Dobbiamo “capitare” ancora e a ancora nella vita di altre persone.

Dobbiamo avere il coraggio di osare, di trovare il bello nel brutto, di salutare sempre anche chi non ci risponde, di salire su un tetto anche solo per leggere un libro, di arrivare in ritardo…
Magari ognuna di queste cose ci salverà la vita.

Ma così come non so perché alcune persone capitino nella nostra vita, allo stesso modo non so perché capiti di dimenticarle…

Quello che so, invece, è che i libri non capitano mai per caso, tu li prendi, pensi di trovarci dentro alcune cose e poi ne scopri delle altre, quelle di cui non sapevi di avere bisogno.
Ma loro lo sanno, lo sanno sempre e ti trovano.
Così come mi ha trovato questa graphic novel: per le ragioni sbagliate, ma con il risultato giusto.

L’ho comprata pensando a mia figlia (quasi 10 anni) e, difatti, l’abbiamo letta insieme, ma non è una storia per bambini, è una storia delicata e intensa, piena di poesia e di non detti (forse troppi per la sua età), ma a cosa servono le mamme lettrici se non a prenderti per mano e accompagnarti in una lettura che da sola non capiresti?
E così, insieme, ci siamo immerse e ci siamo perse per le strade di Montmartre, abbiamo seguito Lucille, l’abbiamo amata nelle sue fragilità, abbiamo amato Gogol e la sua sincera saggezza, Pierre con il suo passato pieno di ombre, abbiamo sorriso e sofferto con loro, sperato come due adolescenti in un finale che non poteva e non doveva essere, ma ci siamo emozionate, soprattutto.

Bellissimi disegni acquerellati perfettamente in sintonia con le emozioni del testo: parole e immagini, insieme, danno vita ad una storia bellissima, densa di significati, di musica (c’è una vera e propria colonna sonora qui dentro) e poesia.

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“Montmartre” di Gaia Favaro e Gianfranco Vitti, Lavieri edizioni . Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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