Libri in pillole

“L’amore al tempo dei cambiamenti climatici” di Josef Pánek: recensione libro

Siamo a Bangalore, in India. È qui che è piombato Tomás, scienziato ceco sbarcato in Asia per partecipare a una conferenza universitaria.

L’amore al tempo dei cambiamenti climatici

l'amore al tempo dei cambiamenti climaticiMa il primo impatto con la città è piuttosto scioccante: strade che brulicano di persone, un traffico incontrollato, sporcizia ovunque, una coltre di smog che sfuma i colori del cielo e fa da filtro ai raggi del sole. È forte il senso di sradicamento che soffre Tomás: deriva dal difficile ambientamento nel “posto più sfasciato e inospitale del mondo”, dallo shock che subisce quando si ritrova di fronte i suoi colleghi internazionali, in cui rivede i suoi comportamenti xenofobi e pregni di pregiudizi socioculturali. Sono quei tipici stereotipi che imperano nella testa di chi, nonostante si ritenga una persona con un pensiero civile che “ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo”, non riesce a staccarsi da una visione della realtà maschilista e razzista.

“Non invano vi hanno detto e ridetto, prima di partire per l’India, che le donne nere puzzano. Non invano vi hanno detto e ridetto, prima di partire per l’India, che le donne nere sono sporche. Ve l’hanno detto i figli della gente cresciuta durante l’occupazione nazista di Boemia e Moravia”. 

L’amore al tempo dei cambiamenti climatici di Pánek è un libro davvero sorprendente, perché l’autore ceco racconta la storia di un uomo che rimette in discussione i suoi principi, e lo fa in un mondo culturalmente molto lontano dal suo, in India, a Bangalore, anche grazie all’incontro con una affascinante studentessa che stravolgerà la sua quotidianità.

Ma è lo stile a colpire più di tutto: un flusso di coscienza infinito, caotico come lo è la vita in India, a tratti anche surreale e isterico, che rende alla perfezione il senso di spaesamento di un uomo che nella vita ha collezionato solo delusioni: dal lavoro, dall’amore, dalla vita. Una narrazione che utilizza la seconda persona plurale, che invita alla partecipazione facendo dunque accomodare il lettore accanto a Tomás, per farlo vivere insieme a lui, per fargli respirare insieme a lui l’aria sporca e fetida di Bangalore, e assistere al procedimento durante il quale viene messo in crisi quel sistema di strutture con cui il protagonista ha costruito la sua vita da occidentale.

“L’amore al tempo dei cambiamenti climatici” di Joseph Pánek, edizioni Keller. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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