Libri in pillole

“Gli squali” di Giacomo Mazzariol: recensione libro

Ho dei ricordi piuttosto nitidi dell’anno in cui sostenni l’esame di maturità, il 1999. Perché la scuola superiore, per me, fu un viaggio indimenticabile, un percorso che condivisi con una classe straordinaria: eravamo trenta elementi ribelli e affiatati, che sognavano, lottavano e si dimenavano nel tentativo di costruirsi intorno un mondo a loro immagine e somiglianza. Doveva essere un mondo come lo volevamo noi, ovvero libero, aperto, inclusivo, forse anche leggermente anarchico.

Ma della maturità ricordo anche i mesi immediatamente successivi agli esami, quel lasso di tempo in cui si vive sospesi fino ad arrivare davanti al grande, enorme, bivio: lavoro o università? E poi risolto il primo dilemma, ecco subito altri due dubbi: quale lavoro? O quale università? Ed è proprio su questa fase di transizione che si costruisce Gli squali di Giacomo Mazzariol, un romanzo che racconta il momento in cui lo studente liceale deve separarsi da quella che per tanti anni è stata la sua casa, il suo punto di riferimento, il suo luogo sicuro: la scuola. Perché inizia un nuovo cammino, fatto di dubbi, incertezze, a volte anche di incapacità di capire quale sia la scelta migliore da fare. Su quali basi si sceglie di lavorare o proseguire gli studi? E su quali basi si può scegliere la tipologia di lavoro o la facoltà universitaria? C’è un passaggio del libro che mi ha colpito in particolare, quando afferma che la decisione sarebbe stata più semplice se la scuola avesse offerto agli studenti la possibilità di provare 200 lavori nell’arco del quinquennio di studi. Perché in effetti, a volte, mancano proprio gli strumenti per decidere, manca l’esperienza, e non sono sufficienti i consigli dei grandi, incentrati spesso su loro stessi, magari a volte anche poco empatici con l’adolescente di turno.

Quello che accade a Max, protagonista del libro, è forse quello che accade a tanti giovani neo diplomati, vale a dire galleggiare in attesa di capire se fiondarsi nel mondo del lavoro, quindi dei grandi, delle responsabilità, delle pressioni o degli obblighi, o proseguire quel cammino che continua a unire i giovani tra di loro, che consente loro di crescere dal punto di vista umano e culturale, che ti vede entrare da adolescente e ti accompagna alla porta che sei diventato uomo/donna.

Gli squali di Giacomo Mazzariol è un libro molto leggero, che si legge con grande rapidità, ma che offre tanti spunti di riflessione, soprattutto per quei ragazzi che hanno appena terminato il percorso scolastico e che sentono di vivere sospesi in attesa di un nuovo futuro. Per quelli come me, invece, che la maturità ce l’hanno alle spalle da parecchi anni, è stata una lettura piacevole, un bel tuffo all’indietro nel tempo, in un periodo in cui tutto era più leggero, più fresco, forse anche più bello.

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“Gli squali” di Giacomo Mazzariol, edizioni Einaudi. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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