“Una questione di soldi” di Gabriella Genisi: recensione libro

Nulla finisce veramente con la fine. Anzi, sopravvive sempre e di più a spregio della dimenticanza. La memoria è il solco dell’avvenire, una congiunzione tra ciò che è stato e quello che continuerà ad essere con il ricordo. La traduzione del passato avviene con il racconto di quei fatti che hanno inciso un pensiero, un fermo immagine, da portare avanti a garanzia della reminiscenza di qualcuno o di qualcosa. Infangare, sbiadire, insabbiare, la memoria di un nome sarebbe un po’ come piallarne l’esistenza sino a renderla polvere nella bufera. Granelli di dicerie che si posano sulla bocca di chi aizza la tempesta delle chiacchiere.

Ecco allora, il senso del ricordo. Riportare l’ordine delle cose alla loro naturale e vera essenza, pur scossa da un terremoto di errori, è una necessità dettata dal senso della vita e del giusto. Certo, si può abbellire la realtà, dire una cosa per un’altra, pensare quello che si vuole anche sulla base di condizionamenti e storture che vengono da qualsiasi segmento della quotidianità, arriva però un momento in cui bisogna fare i conti con le menzogne, specie se grandi e gravi assai.

In Una questione di soldi di Gabriella Genisi conosci una storia di scoperte, di inganni e di sorellanza. A Bari viene rinvenuto il cadavere di una donna, che pare essersi gettata dal balcone di casa sua. Il vicequestore Lolita Lobosco, della sezione Omicidi della questura del capoluogo pugliese, arriva sul posto e capisce subito che non si tratta di suicidio. La vittima è Margherita Colonna, direttrice della filiale di una banca. La donna è incredibilmente uguale a Lolita. Il commissario Lobosco fa così luce su una donna sola, giudicata da parenti e colleghi come avida, ossessionata dai soldi e dal lusso. L’indagine non è semplice.  Lolita segue diverse piste e scoprirà un passato burrascoso e oscuro che sarà poi il punto di partenza di un muovo presente sulla scia di una verità nascosta a lungo.

Il romanzo poliziesco è intrigante. Nella narrazione il lettore vede e sente ogni cosa, finanche la voce televisiva dei protagonisti con il loro inconfondibile timbro. Si immerge nel racconto con una tale empatia che difficilmente poi se ne stacca, anche quando arriva alla fine. La scrittura è piena, efficace, reale, vera, che non delude le aspettative. Il titolo svela il mistero di un’indagine, in compenso il colpo di scena è forte e incredibile pur fiutato all’inizio nella sua verità.

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“Una questione di soldi” di Gabriella Genisi, edizioni Sonzogno.  Dream Book.