Abbandonare pezzi di vita è normale. Si cresce in tutto e le scelte portano a prendere nuove e diverse strade. A volte, quell’abbandono pesa. Lo sai bene. Eppure, tiri dritto perché cambiano le prospettive e le priorità.
In Una provvisoria diserzione di Chiara Zucchellini vivi il travaglio emotivo di un gruppo di ragazzi che hanno abbandonato il passato per ritornarci a gamba tesa con un foglio in mano. Ognuno di loro ha la sua vita, le sue paure, le sue speranze, tutti però guardano al passato per ricollocarsi meglio nel presente. Nelle loro esistenze si è inceppato qualcosa che poi torna a funzionare normalmente. Prima però devono passare nella gola profonda del patimento per assaporare appieno le conquiste. Disertare gli anni che sono stati, a volte, serve per recuperarli tutti in una serenità che quieta fino al prossimo scompiglio emotivo.
Lineare la narrazione. La storia prende il lettore sin dalle prime battute. La prosa non ha picchi di suspense, il racconto potrebbe sembrare qualcosa di già letto, ma ha il suo perché.
“Una provvisoria diserzione” di Chiara Zucchellini, Edizioni IoScrittore. Dream Book.