Il silenzio ferisce e inganna. Ingoia nel buio il dolore, finanche la speranza. Mastica i dubbi, le supposizioni, quelle parole raccontate a se stessi e che finiscono nel nero pece del tormento. Ecco, il silenzio tormenta. Fa impazzire. È sempre meglio sapere le cose, parlare, usare anche toni forti e indelicati, ma almeno le situazioni si affrontano e le parti in causa possono chiarire la propria posizione, le proprie intenzioni. E la verità viene fuori.
In Sorelle spaiate di Lucia Esposito conosci una storia vera. “Le cose, belle o brutte, si dicono” troverai scritto nel romanzo. Viola è determinata, vuole fare la giornalista. Ha lasciato Napoli per trasferirsi a Milano. Comprende subito che affermarsi in quel mondo non è semplice. Anche Ershela ha lasciato la sua terra, l’Albania, carica di fiducia nel futuro. La speranza di una vita migliore si infrange appena arriva ad Otranto ed è più chiara quando parte alla volta di Torino. Ha un sogno: sposarsi con l’uomo che l’ha portata in Italia. Ma farà la prostituta, costretta dal suo innamorato che nulla è se un cattivo aguzzino. Viola, da cronista, si imbatte nella storia di Ershela. I loro destini lasciano senza fiato.
Il romanzo è stupendo. La storia è forte, cruda, profonda, intima e anche tanto delicata. La scrittura è magnetica. Il libro è prezioso, davvero.
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“Sorelle spaiate” di Lucia Esposito, edizioni Giunti. Dream Book.