Un libro tra le mani

“La vita è breve, eccetera” di Veronica Raimo, recensione: Un libro tra le mani

LA VITA È BREVE, ECCETERA di Veronica Raimo

Mi piacciono i racconti. 

Mi piace la scrittura della Raimo.

Ho trovato l’autrice perfettamente a suo agio in questa dimensione letteraria breve, capace di farmi immergere in quel microcosmo apparentemente senza passato e senza futuro che é il tempo e lo spazio del racconto.

Sono sempre dell’idea che sia la cosa più difficile per uno scrittore.

Di questi 11 racconti, solo uno (quello che da il titolo al libro) é un inedito, gli altri erano già stati pubblicati su varie riviste letterarie e antologie collettive.

(Io, comunque, non li avevo mai letti).

Racconti, donne, nevrosi e complessità 

Sono racconti pieni di donne, tante, tutte diverse, donne moderne, spigolose, disinibite, scomposte, spesso irrisolte ma tenaci, anche nelle loro fissazioni e nevrosi, ognuna a modo suo portavoce della complessità delle relazioni umane, quelle con gli altri, certo, ma anche con se stesse, con il proprio corpo e con il proprio ruolo in questa nostra società difficile.

“E tu quanti anni mi daresti adesso? Quanto è cambiato il mio corpo dall’ultima volta che l’hai visto? Ho delle pieghe nuove sulle ginocchia, leggere, ma a volte nel sole del primo pomeriggio mi sembrano terribili. La pancia è piú morbida. Quando accavallo le gambe con un vestito corto, sto attenta a non fare troppa pressione sulla coscia per evitare che si vedano buchi. Se sto in piedi, non c’è problema. Sono avvallamenti temporanei. Ma è la geometria, nel complesso, a essere mutata, meno definita, dipendo troppo dalla luce e dai giorni.”

Undici schegge di contemporaneità: amori finiti, lutti, tradimenti, femminismo, lavoro, sesso, terrorismo, paternità, molestie, fughe da qualcuno o da qualcosa…

Nessuna risoluzione, ma la tensione del momento 

In questi racconti non c’è mai la risoluzione di un conflitto, e neanche il conflitto in sé, ma solo la tensione di un preciso momento.

Non esistono risposte, né morale, né messaggi espliciti (e menomale!), sta a noi, lettori, incastonarli in un vissuto, in una sensazione, in una rielaborazione personale.

Ho trovato uno sguardo irriverente, amaro, una malinconia e una tristezza di fondo stemperate da una narrazione che plana leggera sulle cose, ironica ma solo apparentemente.

Questa in fondo è un po’ la cifra stilistica della Raimo, una rilettura della vita con tutte le sue complicazioni in una chiave graffiante e pungente, ma non per questo meno seria.

Bello vedere leggerezza e profondità che vanno a braccetto.

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“La vita è breve, eccetera” di Veronica Raimo, Einaudi editore . Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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