Dream Book

“Marina” di Carlos Ruiz Zafón: recensione libro

Ci sono libri che fanno malie. Hanno il potere di conquistarti anche quando sono lontani dal tuo genere preferito. Ti attraggono, a colpo d’occhio. Avverti, però, che c’è qualcosa che ti fa arricciare il naso, quasi a scartarli, ma l’attrazione è talmente forte che alla fine cedi. Li leggi. Pur trovando parti non linea con i tuoi gusti, non riesci a staccarti dalle pagine.

Comprendi appieno la valenza degli scrittori. Se riescono ad affascinare quei lettori poco inclini a certe storie, allora sei certo di trovarti dinanzi a veri talenti. Non puoi dire cose sconvenienti, su niente. Tutto è in perfetta armonia e anche se volessi screditare la storia non riuscirti ad attaccarti a nessun cavillo, perché non esistono. Argomentare ogni possibile dissenso sarebbe una cosa da pazzi, faresti solo una figura meschina. Libri del genere scoperchiano la curiosità, fanno leva su qualcosa che hai respinto per gusto e preferenze. E questi sono libri che si fanno sirene. Capisci il perché quando li leggi, prima però non ne comprendi il mistero.   

In Marina di Carlos Ruiz Zafόn ti addentri in una Barcellona segreta. Sei gli occhi e le gambe di un giovane studente che passa la sua adolescenza in un collegio della città catalana. Il ragazzo, senza alcun permesso, si allontana spesso dal convitto per esplorare quartieri e vie che trasudano storia e misteri. In una delle sue fughe viene ammaliato da una musica e si avvicina alla casa da cui esce quella melodia incantevole. Senza invito entra, si impossessa di un orologio e scappa, un gesto questo che non gli appartiene. Poi, ritorna in quella casa per riconsegnare quanto sottratto e conosce Marina e suo padre. Niente per lui sarà più come prima. Scoprirà segreti inconfessabili, storie raccapriccianti di gente che si muove nell’oscurità sbattendo le ali del male.   

Il romanzo ha un suo fascino. La scrittura è piena, di una bellezza evidente quanto la Barcellona gotica che lascia enigmi alla vista degli stranieri e di chi la conosce bene. Il lettore è curioso, vuole sapere come andrà a finire la storia. Quei passaggi che apparentemente non dicono nulla, in realtà, sono ricchi di significato. Ti addentri, così, nel mistero sfidando l’inquietudine. 

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“Marina” di Carlos Ruiz Zafόn, edizioni Mondadori. Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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