Dream Book

“La sposa vermiglia” di Tea Ranno: recensione libro

L’amore prende tutti, pochi però sanno cosa sia davvero. È difficile spiegarlo anche se si ha familiarità con le parole. Rimarresti ingarbugliato tra sogno e speranza, tra fantasia e verità. L’amore si vive, si respira, si consuma, si anela. E quando non ti interessa ti si para innanzi senza dire né ai né bai. Ti prende d’assalto dopo, se non è un colpo di fulmine, quando senti e vedi le situazioni diversamente.

Quando ti attacchi ai dettagli di una immagine che potrebbe sfocarsi con il tempo se non si fa seguito ad una reciproca intesa. Si può diventare pazzi d’amore, ma pazziare per un amore impossibile è un rimbalzo che scuote anima e desiderio. Riempi le ore di attesa, i minuti di ricordi, gli istanti di fuga. L’amore è la corsa verso ciò che si vorrebbe vivere in modo libero, felice, legati a qualcuno nella convivenza di uno sguardo. È anche tutta l’incertezza possibile unita ad una leggerezza di cuore che rende sopportabile ogni cosa, soprattutto quelle più sconvenienti. Sta a te decidere se essere felice o se rovinarti per amore.

In La sposa vermiglia di Tea Ranno finisci nelle pieghe d’amore di Vincenzina Sparviero per il giovane Filippo Gonzales. Sicilia, anni Venti. Lei è bella, non sa di esserlo, e da ultimogenita è destinata al convento. Sogna che qualcosa accada a liberarla da quel destino. Quando, improvvisamente, muore l’amata sorella, Vincenzina pensa che la forza della sua immaginazione abbia spento l’esistenza della sorella. Si sente in colpa e giura a se stessa che non chiederà mai più niente per sé accettando qualsiasi decisione dei genitori e qualsiasi cosa le riservi il destino. Vincenzina deve sposarsi. Il padre le sceglie il marito, organizza un matrimonio combinato. Il futuro sposo ha trent’anni più di lei, è fascista e pure mafioso. È ricco, molto ricco. Tra i due non c’è amore. La ragazza accetta con coraggio la decisione paterna, ma non ha fatto i conti con l’amore vero, quello incontrato negli occhi di Filippo Gonzales.

Il romanzo è strepitoso. Il lettore si addentra in una Sicilia dolce, ma anche prepotente, violenta, arrogante e silenziosa. La storia è vibrante, suggestiva. È un vulcano di stile e di capacità narrativa che acchiappa il lettore sino a stregarlo.   

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“La sposa vermiglia” di Tea Ranno, edizioni Mondadori.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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