Gli inganni sono una bolla di sapone. Scoppiano, prima o poi. Alcuni imbrogli sono disdicevoli e tutti sono una lurida colpa. Consapevolmente si ordisce un raggiro per ottenere qualcosa, potere e soldi per lo più. Le macchinazioni truffaldine, alla lunga, vengono a galla creando scandalo. Coinvolgono spesso anche chi è rimasto in disparte.
In La pasticciera di mezzanotte di Desy Icardi incontri un passato fatto di segreti, di mezze verità e di inganni. L’avvocato Ferro, un centenario che ama la lettura, decide di scrivere un libro tutto suo raccontando una storia inedita. Torino, 1917. La città, durante la Grande guerra, è scossa dai tumulti della rivolta del pane. L’avvocato, scampato alla leva per via delle sue delicate condizioni di salute, ritrova Jolanda, una donna che sua madre avrebbe voluto fargli sposare. Jolanda è un’aristocratica cresciuta con sua zia, una arcigna zitella, che segnerà il suo carattere. La nobildonna ha un talento, che le era stato negato per un misterioso motivo: è brava in cucina, soprattutto a fare i dolci. Lei che da bambina non voleva mangiare, che detestava il cibo, poi si riconcilia con i sapori e con quel pezzo di storia familiare che le era stata negata.
Il romanzo è bellissimo. La storia è avvincente. La scrittura è teatrale, superba nella sua bellezza.
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“La pasticciera di mezzanotte” di Desy Icardi, edizioni Fazi Editore. Dream Book.