Dream Book

“La maestra del vetro” di Tracy Chevalier: un romanzo storico vivido

I sogni, se non li coltivi bene, possono rompersi. Hanno bisogno del fuoco della passione, della forza della tenacia, altrimenti diventano fragili e si spezzano al primo lieve impedimento. Occorre ostinazione nell’afferrarli, mano delicata e ferma per non lasciarli scappare. Possono frantumarsi e scivolare con niente senza la corposità della speranza, che da sola non porta a nulla.

È necessario anche essere gelosi dei propri desideri, santo cielo non sono uova da comprare al mercato. Sono perle, preziose. Nei sogni senti il calore soffocante della fornace che porterà poi la bellezza nel saperli realizzati. In quel momento lì brillano di più per la caparbietà che hai avuto nel non mollare la presa e nell’aver creduto nelle tue capacità. Gli ostacoli saranno tanti, niente è facile nella vita specie ciò che vuoi fortemente. Proprio quelle cose lì sono complicate da raggiungere, ogni passo ha il suo step. Primo fra tutti, essere credibili, poi essere bravi, infine affermarsi con decisione. Il resto, viene da sé.

In La maestra del vetro di Tracy Chevalier conosci una storia fatta di determinazione e talento. Murano, 1486. Orsola Rosso, figlia di un vetraio, vuole lavorare il vetro. Sarà Marietta Barovier, figlia a sua volta di un artigiano rivale dei Rosso, e una delle rarissime maestre nell’arte del vetro, a darle la possibilità di realizzare il suo sogno. Alle donne è concesso solo di creare perle e Orsola si innamora subito di quelle piccole gioie destinate ad ornare la bellezza delle donne d’Europa e arrivare fino in Africa. La passione e l’intraprendenza di realizzare perle con il vetro le permetterà di aiutare la famiglia, caduta in disgrazia dopo la morte prematura del padre. Dapprima lavora di nascosto, al lume della cucina e poi senza segreti, ma sempre in lotta con la famiglia e con i pregiudizi del tempo e della società. Nel corso dei secoli i Rosso vivranno straordinari trionfi creativi, perdite strazianti, ascese vertiginose e improvvise cadute. Ma il dono e la capacità di Orsola continueranno a brillare.

Il romanzo storico è vivido. La narrazione poggia su una struttura fortemente centrata sul desiderio di forgiare il proprio destino. Non c’è passione senza sacrificio. I personaggi sono così chiari, amabili – chi più e chi meno – tanto da riuscire a vederli nelle loro fattezze, come se fossero reali. La scrittura è brillante.   

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“La maestra del vetro” di Tracy Chevalier, edizioni Neri Pozza.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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