Dream Book

“Io sono Persefone” di Daniele Coluzzi: recensione libro

Alcune idee hanno il marchio del pericolo. Le scelte che ne seguono cambiano addirittura il percorso dell’esistenza, in peggio. Chi, però, riesce a mantenere una giusta morale saprà cavarne il meglio. Le difficoltà temprano, fanno uscire il carattere.

Spesso ci si sottovaluta in fatto di coraggio. Si pensa di non averne o di averne troppo poco. La temerarietà arriva sempre nei momenti critici, quegli istanti in cui sei messo con le spalle al muro, costretto a decidere in fretta ed a scegliere secondo coscienza. Quante cose, troppo importanti e grandi, in pochi minuti. E non ti senti all’altezza della situazione. Sei talmente schiacciato dal pensiero di fare bene che tentenni nel decidere. Eppure, c’è sempre un dettaglio che ti permette di riflettere su cosa fare, su quale strada prendere. Determinante, però, la fiamma della coscienza che ti scuote quando coglie alcuni segnali inconfutabili. Capita di essere annebbiati di fronte all’evidenza, ma poi tutto diventa fin troppo chiaro. Le scelte più complicate, se si ha animo di affrontarle, possono svelarsi sorprendenti. Metterti nella condizione di cogliere quello a cui non avevi pensato mai. Una nuova prospettiva che può darti energia nuova, vitalità, freschezza di idee che ignoravi potessero prendere corpo. Le situazioni possono essere anche difficili, ma accettarle trovando la giusta luce in esse può migliorare di molto il percorso che ti porteranno a vivere.

In Io sono Persefone di Daniele Coluzzi vivi il destino di alcune anime, di uomini e di dei. Il destino di tutti è già scritto. Si può rifiutare, lottare con le proprie armi per cambiare le cose, ma nella sostanza la vita si compone di decisione. Bisogna prenderle, questo è. Core, giovane dea della vita e della fertilità, non si innamorerà mai, questo, almeno, è quello che ha deciso sua madre Demetra. Le cose, però, possono prendere altre strade e le decisioni sovvertite da qualcosa di ignoto. Core verrà rapita e entrerà in mondo ripugnante, che puzza di tanfo, di terra bagnata. Sarà lei stessa a decidere chi diventare e per quale motivo.

Il romanzo è stupendo. Ha la forza della narrazione pulita, vera. È abile, lo scrittore. Arriva dritto all’anima, ne scandaglia la profondità e fa entrare la luce della bellezza, la forza della passione. La sua prosa è un pregio che merita di essere conosciuta. Il lettore assorbe tutto, non riesce a staccarsi dalle pagine. Ha voglia di sapere e nel mentre riflette. Si guarda e comprende che le scelte possono stancare, ma sono indispensabili soprattutto per non finire a testa bassa nell’ignobile inconsistenza che inghiotte chi è senza morale né coscienza.    

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“Io sono Persefone” di Daniele Coluzzi, edizioni Rizzoli.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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