“Il sangue del Falco” di Francesco Tiradritti: recensione libro

Le responsabilità schiacciano il desiderio. Se sono troppe e troppo gravose rinsecchiscono l’animo e tarpano le ali. Ti inchiodano al senso del dovere mettendoti di fronte ad un impegno morale che non ammette scivoloni.

Quando in ballo ci sono esistenze che dipendono dalle tue decisioni, allora, per responsabilità, affoghi quello che avresti voluto fare per te e solo per te stesso. Lasci così cadere le sensazioni belle, quelle che, forse, non torneranno più, che ti distraggono, che possono portarti fuori binario. Se occupi un posto di rilievo hai poca libertà della tua persona. Quello che rappresenta la leggerezza di un momento o la passione di una vita si riducono in istanti destinati a sbriciolarsi perché le responsabilità ti riportano alla concretezza delle cose. Il dovere è fatto di pensieri precisi, ordinati. La misura libera dell’istinto, che trova posto nell’immediatezza del sentire, è un fuoco che arde per coloro che non hanno grossi pesi o non si curano di averne. E poi, ci sono i pericoli. Sono quelli mascherati da inganni che si si annidano sotto false vesti e lingue mielose. Chi detiene il potere è sii un privilegiato, ma si deve guardare bene da tutti per non finire defenestrato. Per questo, ha molte persone intorno e pochissimi amici nel cuore.

Ne Il sangue del Falco Tutankhamon e il destino del regno di Francesco Tiradritti  entri nei segreti di una stirpe sacra la cui sovranità è minacciata da una sequela di interessi, omicidi e vendette. Tutankhamon salito al trono preferisce la caccia ai doveri di governo. È giovane, ha molto da imparare. Gli manca anche l’erede e si trama per farlo fuori. La situazione politica è grave. Il faraone però trova la forza per ribadire il suo potere come signore delle Due Terre. Conosce le sue responsabilità, le affronta e le mantiene, ma si lascia andare all’ebbrezza della vita grazie ad un incontro che lo cambierà definitivamente.

Il romanzo è corposo. Il ritmo del thriller storico è incalzante, non ci si perde tra nomi e ruoli. Lo scrittore riesce a portare il lettore nell’antico Egitto con una squisita capacità narrativa che affascina.

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“Il sangue del Falco” di Francesco Tiradritti, edizioni Rizzoli. Dream Book.