L’istinto, a volte, porta lacrime. All’inizio non lo sai nemmeno in che cosa ti stai imbattendo quando ti lanci in scelte senza pensare alle possibili conseguenze. Ci sono situazioni apparentemente innocue, ma che poi si rivelano bastarde. Sarà il tempo a sciogliere i nodi, a spazzare la nebbia ed a farti aprire gli occhi. Eppure, i segnali di ciò che sarà arrivano subito perché portano sensi di colpa e rimorsi.
Avverti un senso di agitazione che disturba finanche il sonno. L’indole frettolosa che si riversa nei gesti può aprire strade impervie, non risponde alle regole e al ragionamento, innesca respiri pesanti e pensieri scombinati. In quei momenti lì, in coscienza, pensi di aver agito bene, per il verso giusto, poi, tra le pieghe del turbamento emotivo, si infila la titubanza e ti ritrovi vittima di te stesso. Sei assalito dai dubbi, cominci a guardare le cose in modo diverso, analizzi ciò che prima non aveva peso. Addirittura, cristallizzi nella mente gli istanti che ti hanno portato a liberare l’istinto quasi fossi un animale in gabbia.
In Il medico di Càller di Graziella Monni approdi nell’antica Cagliari, Càller, nella metà del Cinquecento. Le coste sarde sono minacciate dalle scorrerie dei pirati musulmani, che arrivano da Tunisi. Una notte, a Nuralba, vengono rapiti quattro giovani tra cui Jacopo, promesso sposo di Violante, figlia dell’importante medico di Càller don Alfonso. L’uomo, sulla spiaggia dove sono stati rapiti i ragazzi, trova un anello che somiglia molto a quello che gli era stato offerto, anni prima, da un moro in cambio di riconoscenza per l’aiuto ricevuto. Don Alfonso aveva rifiutato il gioiello, ma aveva soccorso quell’uomo a sfuggire all’esecuzione capitale. Si tratta, forse, della stessa persona? Il medico è dilaniato dal pensiero che il suo gesto di compassione abbia distrutto la vita di Jacopo e quella della figlia. Allora, decide di partire per Algeri nel tentativo di riscattare gli ostaggi. Ma si trova una situazione inimmaginabile.
Il romanzo è appassionante. La narrazione coinvolge il lettore perché gli intrighi, le trame di corte, le avventure e disavventure, alzano di molto l’asticella dell’attenzione e della curiosità di sapere come andrà a finire la storia. La scrittura compone due mondi e due religioni che si incontrano e si scontrano. Ed è piena di fascino.
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“Il medico di Càller” di Graziella Monni, edizioni Solferino. Dream Book.