Dream Book

“Angelica” di Silvana La Spina: recensione libro

La forza trascina dietro troppe cose. Avere forza d’animo è una grande risorsa. Forse, la più grande ricchezza che si possa avere per ottenere, poi, quella fatta di danari e di potere. Chi ne è privo vorrebbe portarla appuntata in petto come un trionfo. Se non si ha la tempra giusta si può solo ricorrere ad una meschina imitazione di una qualità che hanno in pochi. La forza sovrasta il tempo.

Può essere veloce, può portare, con la dovuta determinazione, cambiamenti importanti quanto repentini. Coloro che ne sono consapevoli si muovono come pesci nelle reti e vedono la luce anche quando è scuro totale. Bisogna anche essere cauti. Mostrarsi troppo coraggiosi, istintivi, impavidi, sicuri, aggiunge veleno a bocche che non conoscono zucchero. Occorre animo forte per diventare ciò che si vuole. Gli obiettivi devono essere precisi, vanno curati, desiderati. Dietro alla forza c’è sempre una storia. La narrazione cambia da soggetto a soggetto. Il riscatto e l’affermazione di sé sono il fuoco che accende la forza. Certo, si ingoieranno rospi ed umiliazioni perché quando qualcuno riesce nel suo intento sarà preso di mira dalle malelingue invidiose. Non si ricava nulla ad aspettare che gli eventi, da soli, bussino alla propria porta. L’ambizione detta i tempi di un sogno ad occhi aperti. Puoi accelerare le attese e mettere fine alle ansie e quando arriva il momento bisogna essere pronti. In fondo, la forza è cresciuta con gli anni, con l’esperienza, per ciò che siè patito, desiderato. Portare pazienza significa anche mostrare il successo della propria forza nella vita, nella società, nei ruoli che si ricoprono. E se non ci sarà alcun successo un posto nella vita si trova sempre.In Angelica di Silvana La Spina entri nella vita di Angelica Sedara, la mitica Angelica de Il Gattopardo, capolavoro della letteratura italiana di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Don Calogero Sedara, uomo senza scrupoli, scaltro, arrivista e molto molto ricco, grazie soprattutto ad affari loschi, avvia la figlia Angelica alla buona società. Lei è bellissima. Anche la madre lo è, ma è anche una selvaggia e mezza pazza. Il padre ha preparato la giovane Sedara a diventare qualcuno che neanche lei immaginava, almeno all’inizio. I suoi soldi, tanti, e le sue terre, moltissime, la portano in sposa al principe Tancredi Falconeri, un giovane povero in canna, ma ambiziosissimo. Angelica avrà la forza di affermarsi in un mondo fatto di potere, di ipocrisia, di vecchie usanze, di antichi privilegi e scombinerà parecchie carte.Il romanzo è bellissimo. La narrazione, dall’inizio alla fine, ha una potenza impressionante. La scrittrice riesce, magnificamente, a mettere in luce la vita, le passioni, i fallimenti, di Angelica Sedara. La prosa è di forte impatto, conquista ogni parola. Il romanzo è da leggere. 

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“Angelica” di Silvana La Spina, edizioni Neri Pozza Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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