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“Violeta” di Isabel Allende: recensione libro

Isabel Allende ci narra l’esistenza di una donna straordinaria, anzi è proprio la protagonista, Violeta del Valle, a raccontarsi in prima persona. Una vita che, come per la maggior parte dei romanzi della Allende, si intreccia con la storia dei paesi del Sud America. Violeta si confida al suo caro Camilo, non per chiedere assoluzione dai peccati, ma per spiegare tutto ciò che ha determinato i destini della sua famiglia.

Ricordare è il vizio di Violeta

Unica figlia femmina di una famiglia benestante cilena. Nasce durante l’epidemia del 1920. Suo padre riuscirà a tenere il contagio lontano isolando tutti i componenti nella grande casa padronale. Non riuscirà però a salvarli dal dissesto finanziario che li obbligherà, in seguito alla morte del capofamiglia, all’esilio in una fattoria di una regione rurale. Violeta crescerà indomita e selvaggia. Assorbendo l’educazione che si conviene al suo status sociale ma imparando anche a vivere a contatto con la terra, dedicandosi a lavori umili e a conoscere la cultura degli indigeni che in piccole comunità abitano nella regione. In questa prima fase della storia Violeta racconta un’infanzia dura ma felice protetta e circondata dall’affetto della sua famiglia allargata.

La vita da adulta farà cambiare il ritmo della narrazione. Violeta non è più solo la voce narrante ma diventa protagonista assoluta. Una donna determinata e passionale fuori dal tempo e libera.
Dotata di un grande intuito imprenditoriale, che le concederà indipendenza economica, del tutto fuori luogo per una donna dell’epoca. Emerge a questo punto del libro il contrasto della figura di Violeta: l’impulso primordiale del suo cuore la condurrà allo scandaloso abbandono del marito per seguire l’amore della sua vita, Julian Bravo.

Di fronte a questa passione così forte e travolgente la lucidità di Violeta viene meno e resterà intrappolata in un rapporto tossico, una dipendenza emotiva, che finirà solo dopo un lungo ed estenuante percorso verso il fondo. Sono anni difficili, la tragica storia politica del paese si intreccia con quella dei personaggi. Violeta cerca di restare chiusa nella sua bolla, di chiudere gli occhi, non per egoismo, ma per spirito di sopravvivenza.
Solo dopo aver perduto tutto ciò che le è caro Violeta ritrova la forza per riprendersi la vita che, generosamente, le offrirà le occasioni per rimediare a molti sbagli.

La fase successiva raccontata da Violeta è quella della rinascita, della consapevolezza. Una donna ormai matura che dopo aver attraversato l’inferno scala nuove montagne. Si batterà per i diritti delle donne, trovando in questa causa la giusta conclusione del suo percorso. Questa nuova fase della vita le porterà una serenità mai provata. Un nuovo amore, solido e rispettoso e la fiducia per affrontare il passaggio di addio senza rimpianti.

Una lunga storia di contrasti

Una vita lunga un secolo che inizia durante una pandemia e si conclude nel 2020, durante un’altra pandemia. Una quadratura che Isabel Allende sottolinea spesso per dare ancora più risalto a questa sua nuova protagonista. Pragmatica, un po’ egocentrica e ironica. Non c’è traccia in Violeta di quelle sfumature di misticismo e sensibilità che solitamente caratterizzano le eroine dell’autrice. Questi tratti sono riservati ad alcuni dei personaggi femminili secondari che avranno però un ruolo determinante per tutta la vita di Violeta. Le zie, la saggia Miss Taylor, la solida Facunda e tante altre fortissime donne che Violeta incontrerà nel suo cammino.
C’è da dire che i protagonisti maschili ne escono sempre un po’ ammaccati, ma anche questo è un elemento distintivo della penna della Allende.

Spesso il romanzo sembra avere delle forzature nella narrazione, episodi che assumono dei connotati alquanto fantasiosi ed elaborati per poi sottoporre il lettore a scene crude, realmente accadute, fatti atroci di storia vera.
Questo contrasto è sempre presente nei libri di Isabel Allende ma in questo sembra essere più forte e marcato. Contribuisce a creare una tensione costante tra la difficoltà di entrare in sintonia con la storia e la voglia di scoprire che cosa accadrà nella pagina successiva.

Violeta, di Isabel Allende, Feltrinelli Editore.

TI PIACE SE: vuoi leggere una storia di donne. Cerchi un libro di contrasti. Ami senza riserve lo stile di Isabel Allende.

LASCIA PERDERE SE: non ti fai coinvolgere da forti passioni. Non ami i racconti autobiografici. Vuoi leggere un romanzo innovativo.

Paola Viscatale

Sono cresciuta e ho lavorato sempre in mezzo ai libri. Con il cuore a metà tra Roma e Napoli, viaggiatrice per il mondo in cerca di posti belli. Ho una laurea in storia dell'arte, esperienza nell'organizzare eventi culturali, coccolo gatti per vocazione. Per BookAdvisor curo la rubrica Coffee Book perché libri e caffè sono la mia risorsa primaria di energia.

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