Mondo Cane, di Francesco Recami, non è un libro semplice da raccontare. Non fatevi ingannare dal numero esiguo di pagine e dal ritmo esilarante dei primi capitoli. Dentro c’è tanto, troppo di noi. Pesca nel fondo più oscuro della società moderna e spiattella senza troppi giri di parole l’ipocrisia che la caratterizza.
Mino e il signor Matteuzzi
Francesco Recami ambienta la sua vicenda nel quartiere che circonda piazza d’Azeglio a Firenze, una terra di mezzo tra la parte buona e quella meno buona della città. Nella piazza, nell’area dedicata ai cani, fanno la loro consueta passeggiata mattutina il signor Matteuzzi e il suo cane Mino. Due personaggi complementari, uno specchio delle miserie dell’altro.
La loro vita è una lotta per la sopravvivenza quotidiana. Il signor Matteuzzi è un ex impiegato comunale, pavido e a tratti rancoroso. La sua solitudine si è trasformata negli anni in una monotonia autodistruttiva. Un vero “borghese piccolo piccolo”.
Mino, dal canto suo, non contribuisce alla popolarità del suo padrone. E’ un cane bullizzato dai suoi simili e vive nel costante terrore di essere abbandonato, sfoga la sua frustrazione attraverso il suo unico talento: abbaiare senza sosta.
La polpetta avvelenata
Il signor Matteuzzi e Mino vengono compatiti e derisi dagli abitanti del quartiere ma soprattutto odiati dai tremendi vicini di casa: i vecchi coniugi Aldini. Il sentimento di odio è fortemente ricambiato dal signor Matteuzzi e da Mino (che in realtà odia tutti tranne il suo padrone).
Un fatto increscioso sconvolge l’intero Comitato degli amici dei cani di Piazza D’Azeglio. Uno dei cani che frequentano il parco muore. Un misterioso killer si aggira nel quartiere nascondendo polpette avvelenate. Il panico dilaga. Tutti i membri del Comitato, dopo il primo momento di cordoglio, mettono in campo strategie di difesa e attacco. Vengono istituite ronde per pattugliare le aree dedicate ai cani, contattati i giornali e le istituzioni. Un investigatore privato viene incaricato di far luce sulla faccenda.
Tutti questi eventi drammatici portano il signor Matteuzzi alla paranoia. Inizia a sospettare dei diabolici Aldini, sa bene che la vittima designata è Mino. Ha paura di perdere la solo creatura che ama. Questo pensiero agghiacciante e il desiderio di vendetta, spingono il Matteuzzi in una follia allucinogena che lo condurrà fino ad un punto di non ritorno.
Mondo Cane e altri mondi
Francesco Recami delinea i suoi personaggi come archetipi della nostra società. Come il signor Matteuzzi, viviamo solo per ottenere l’approvazione degli altri, fingendo però di non dare importanza al parere altrui. Per perseguire questo scopo siamo pronti a sacrificare ogni cosa, persino noi stessi. In Mondo Cane non ci sono differenze tra vittime e carnefici.
Leggere questo libro è stato come quando ci si taglia con la carta. Una ferita lieve, quasi insignificante ma che sanguina tanto e lascia cicatrici profonde. Il libro è l’ultimo nato della casa editrice Mar dei Sargassi. Una bellissima scoperta fatta a Ricomincio dai Libri. I ragazzi della casa editrice mi hanno accolto, ascoltato e consigliato come solo chi fa questo lavoro con il cuore sa fare. Per fortuna, in questo mondo cane che ci circonda, esistono anche altri mondi.
Mondo Cane, di Francesco Recami, Mar dei Sargassi.
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