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“Circe” di Madeline Miller: recensione libro

Ci sono storie che ci vengono insegnate e restano indelebili nel nostro immaginario. I personaggi di queste storie assumono dei connotati fissi. La Circe raccontata da Madeline Miller non solo allarga l’orizzonte ma lo attraversa portandoci oltre le linee definite dalle storia. E’ stata considerata come una delle molteplici prove che Odisseo affronta durante il viaggio di ritorno verso Itaca. La sua esistenza prima di questo incontro non è mai stata contemplata. Ma c’è di più, tanto di più, un lungo percorso compiuto prima di arrivare alla leggenda.

La vita di Circe sull’Olimpo

Circe, figlia di Elios dio del sole, si racconta in prima persona partendo dall’infanzia trascorsa nei palazzi dorati popolati da titani, ninfe e dei dell’Olimpo sempre pronti a tramutare ogni loro capriccio in guerre, punizioni e vendette nei confronti del genere umano. La giovane Circe avverte una forte curiosità ed empatia nei confronti della fragilità degli uomini. La loro misera condizione le scatena compassione, sentimento del tutto innaturale per una creatura come lei. Si sente diversa e la sua stessa famiglia divina la emargina. Le scelte compiute in questa prima fase della vita le riveleranno che in lei c’è molta più forza e potere di quanto potesse mai immaginare.

L’isola, la magia e Odisseo

Mandata in esilio su di un’isola solitaria, finalmente libera di essere se stessa Circe inizierà a sviluppare il suo grande dono: la magia, frutto di studio e sacrificio.
Nelle lunghe ere della sua vita saranno molti i personaggi epici che busseranno alla sua porta. La sua isola crocevia di destini, si sviluppa selvaggia e indomita come l’animo della sua padrona.
Circe è fragile e spietata. Soffre la solitudine ma detesta le ninfe spedite a tenerle compagnia.
Vuole essere amata e rispettata, trasforma gli uomini perversi in porci. Tiene testa agli dei dell’Olimpo. Prova sensi di colpa per la sua furia.

L’arrivo di Odisseo sarà la svolta definitiva della sua lunga esistenza. Mentre la maga Circe amplierà la sua mente ed il suo potere, la donna Circe affronterà da sola la maternità e sarà la sfida più ardua. Tutte le forze impegnate nella difesa appassionata del figlio Telegono. La storia si intreccia e si dipana sulle fila del telaio e le sue doti magiche riusciranno, alla fine, a condurla alla pace.

Cambiare prospettiva

Madeline Miller ci offre la chiave di lettura del romanzo: “i miti sopravvivono al tempo perché gli impulsi, le passioni degli esseri umani non cambiano. Quello che dobbiamo fare è allargare la prospettiva, i punti di vista”.

Devo riconoscere che all’inizio ho avuto qualche difficoltà ad applicare questo metodo. Mi sembrava una forzatura indagare nelle vite di grandi eroi, considerarli in maniera differente, sperimentare nuovi percorsi narrativi. Pagina dopo pagina però sentivo crescere la magia di Circe e la sua personalità mi ha stregato. Ho letto la storia di una donna delle sue vittorie, delle sue sconfitte, delle sue cicatrici, della capacità di curarsi da sola e andare avanti. E’ stato come guardare in uno specchio e riconoscere le molteplici sfumature della vita. Quella vera, umana e piena di significato perché unica breve e non ripetibile.

Circe, di Madeline Miller , Marsilio Editori, Coffeebook

TI PIACE SE: ami la mitologia greca. Cerchi un romanzo capace di stregarti il cuore. Possiedi la capacità di guardare oltre.

LASCIA PERDERE SE: non hai familiarità con i miti greci. Non sei disposto ad accettare altre versioni della storia. Non ami i romanzi dalle pagine taglienti,

Paola Viscatale

Sono cresciuta e ho lavorato sempre in mezzo ai libri. Con il cuore a metà tra Roma e Napoli, viaggiatrice per il mondo in cerca di posti belli. Ho una laurea in storia dell'arte, esperienza nell'organizzare eventi culturali, coccolo gatti per vocazione. Per BookAdvisor curo la rubrica Coffee Book perché libri e caffè sono la mia risorsa primaria di energia.

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