Fertilemente

“Le distrazioni” di Federica De Paolis: recensione libro di Fertilemente

Distrazione: Assenza del pensiero dalla realtà oggettiva, distacco, allontanamento, separazione.

Quante volte nel corso di una giornata la nostra mente si distrae! Per lo più questo non ha conseguenze, non cambia il corso delle cose e nemmeno ce ne rendiamo conto, andiamo oltre. Poi accade “quella volta” e così nulla è come prima, c’è un dopo che inesorabilmente verrà influenzato.

La mente, una macchina delicata e potente, capace di selezionare ricordi e sensazioni, addirittura odori, capace di raccontarci una realtà parallela che a noi sembra vivida, vera. Capace di tornare poi all’improvviso sulla Terra e di svelarci cose che erano lì, davanti agli occhi, e che vedevamo diverse da come sono.

E’ quello che è succede a Viola, ha avuto un incidente, mentre era incinta, ma non ricorda nulla di quel giorno, non ricorda cosa sia successo esattamente e perché, non ricorda il prima e il dopo è qualcosa in cui non si riconosce, tutto da recuperare.

Ha avuto un incidente al nono mese di gravidanza, investita sulle strisce pedonali a pochi metri da lì; è passata con il rosso. Si è chiesta spesso se la sua pancia le avesse dato un senso di onnipotenza, il permesso di attraversare quando non poteva. Si è chiesta se fosse andata avanti perché doveva fare pipì o perché avesse avuto una contrazione. Si è chiesta se una distrazione fatale l’abbia fatta precipitare sotto le ruote di una macchina che l’ha travolta. Non ricorda nulla. L’urto, la botta, il colpo. Solo di essersi svegliata in un letto d’ospedale, molti giorni dopo, con un trauma cranico importante, due versamenti, drenaggi, ossigeno, una costola incrinata, una rotula esplosa, una lesione all’ipotalamo che le ha provocato un’alterazione all’olfatto (certi odori la sovrastano, altri non li percepisce.

Ci sono voluti quasi sei mesi per rimettersi in piedi. Mesi nei quali ha cercato di risvegliarsi per suo figlio. Elia: gli hanno dato un nome che significa “Dio”. Non ricorda più chi di loro due l’abbia scelto, né perché abbiano deciso per un nome ebraico. Sa solo che ha trovato la forza negli sguardi di suo figlio per tornare alla normalità. Eppure, ora che le sue funzioni cerebrali sono riprese, le sembra che di vivere non le importi nulla. E che il suo bambino sia anche la sua prigione.”

Viola e Paolo non si capiscono più e questa è la miccia per una distrazione fatale (UN’ALTRA!!!). In un pomeriggio solo scorre tutta una vita insieme, perché non serve tanto tempo per riconsiderare anni e anni, quando ti accade una cosa simile.

Zero spoiler, vi meritate di gustarvelo tutto questo libro, tensione, un po’ di mistero, ti tiene incollato alle pagine col suo linguaggio secco, asciutto. Spettacolare legame con il lettore.

Grande coraggio affrontare temi simili con realistico disincanto, menzione d’onore per il tema della fecondazione assisitta, che mi è molto caro. E’ un rullo compressore che può schiacciare, ma ciò che può comprimere l’anima è anche il “dopo”, quando si diventa genitori e nessuno ti perdona il peccato originale di “averlo tanto desiderato”. Nessuno dimentica il desiderio e vede semplicemente la fatica “normale” di crescere un figlio. Lode e mille volte grazie a Federica De Paolis che ha avuto l’ardire di parlarne.

Quegli embrioni fecondati in vitro che non riuscivano ad aggrapparsi nel suo utero erano fallimenti che si succedevano senza tregua, l’uno dietro l’altro. Aveva la sensazione nettissima che tutto stesse accadendo esclusivamente a lei, Paolo era in panchina mentre Viola giocava a dama la sua partita con la maternità, e intanto gli ormoni serpeggiavano nel suo corpo gonfio detonando la quiete

Stupenda la copertina di Riccardo Falcinelli: lui guarda lei mentre lei non guarda lui ma non guarda nemmeno la sua ombra, che le sta alle spalle. Nessuna immagine poteva descrivere questa storia in modo più esplicito.

Cosa c’entra la Melancholia di Durer che ho messo nella foto? Leggete il libro e lo scoprirete!

Le distrazioni” di Federica De Paolis, HarperCollins. Fertilemente.

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