Dream Book

“La stella spezzata” di Mario Falcone: recensione libro

L’amicizia è una cosa seria. Sancisce un legame forte ed un patto di fiducia. Gli amici veri, quelli che restano nonostante le molteplici e varie difficoltà della vita, non ti lasciano solo. Sono presenze discrete, autentiche. Si fanno in quattro per aiutarti, ti dicono la verità e ti mettono in guardia dai pericoli. L’amicizia è sincera quando è aliena da interessi personali. Può finire, certo. Nulla è per sempre. Il conforto di aver conosciuto qualcosa di vero, nella genuinità dei sentimenti, ripaga la delusione per la fine di un rapporto. Le scosse, grandi o piccole che siano, fanno parte dell’esistenza.

Prima si impara a viverle e meglio è. Si cresce insieme attraverso un confronto e un conforto che servono per scoprire ciò che gli altri tacciono e che da soli non si comprende. Spesso, le cose non si vedono esattamente per quelle che sono. Si ignorano, semplicemente. Gli amici servono, eccome. Pensare di
bastare a se stessi è una grande sciocchezza che non è sufficiente neanche a giustificare la propria chiusura verso gli altri. La fratellanza va oltre il legame di sangue. Porta respiro, condivisione, approccio più sicuro verso la quotidianità. Sapere di avere un amico accanto, anche se lontano, rende le giornate meno faticose. Pensare di avere una spalla su cui contare, in caso di necessità, non è cosa da poco. Quando stai bene, pronto al divertimento, gli amici ci sono sempre. Poi, se le situazioni cambiano, in peggio, fai la conta e ti rendi conto di chi ha scelto di restare.

In La stella spezzata di Mario Falcone vivi lo sgretolamento dell’Italia e la salda amicizia di due famiglie. Gli Anticoli ed i Cortini vivono a Roma. Fiutano qualcosa di strano nell’aria. È il 1938. La paura della guerra minaccia tutti e con l’entrata in vigore delle leggi razziali la vita delle due famiglie cambierà radicalmente. Marco e Gioele sono compagni di banco ed amici per la pelle. Gioele e sua sorella Magda sono costretti a lasciare la scuola, sono ebrei. I ragazzi e le rispettive famiglie si sostengono a vicenda, corrono dei rischi, ma la loro amicizia non conosce razza, religione e orientamento politico. È salda. Ad un certo punto si separano, saranno i nazisti a dividerli. Qualcuno tornerà e l’amicizia continuerà ad essere roccia, ferro e cura. Il romanzo è intimo, evocativo. La narrazione è pulita, procede veloce anche nei punti dove il lettore avrebbe voluto soffermarsi un po’ di più per sentire appieno l’atmosfera e le emozioni che si alterano come passi di danza.

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“La stella spezzata” di Mario Falcone, edizioni Piemme.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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