Dream Book

“Storia dei miei soldi” di Melissa Panarello: recensione libro

Avere tutto e poi niente è uno schianto nel vuoto. Un attimo, e non sei più lo stesso di prima. Pensavi di essere al sicuro. Eri certo di continuare ad essere ricco. I tuoi soldi ti avrebbero fatto vivere benissimo, per sempre. Le cose, però, cambiano. Quando c’è di mezzo il danaro facile i rischi di perdere ogni cosa sono più alti.

Spendi, paghi, offri, sperperi, senza limiti. Hai la certezza che i soldi arrivino per il lavoro che fai, ti spettano di diritto. Poi, qualcosa si inceppa. Gli imprevisti sono tanti e tali che fanno saltare gli ingranaggi, ben oliati, di un’esistenza patinata. Se poi non sei ambizioso e non hai fame di successo ignori la spia rossa dei problemi. Ti culli di ciò che hai e di quello che avrai. I furbi ed i parassiti ti girano attorno. Diventano vampiri, ti succhiano i soldi e le energie. I soldi incontrano e dividono. Dicono esattamente chi sei. E tu per un pezzo di felicità ti lasci andare e lasci fare agli opportunisti. Sei indipendente economicamente, ma debole negli affetti. Ti manca l’amore, la famiglia, una tutta tua. L’incantesimo finisce. La favola diventa tragedia quando perdi tutto per negligenza tua e per losca furbizia di altri. Se non hai mai amministrato i tuoi soldi, hai fatto male. Vigilare sui propri interessi è fondamentale per evitare, poi, brutte sorprese. Vivere da cicala senza mai conoscere la formica porta anche ad una rottura interiore. La povertà è difficile da accettare e da vivere. La fine di una vita coincide, a volte, con quella esistenziale.

In Storia dei miei soldi di Melissa Panarello entri nella storia di due donne, un tempo entrambe famose. A raccontarci tutto è la scrittrice che, da giovanissima, ha fatto conoscere se stessa con un romanzo molto audace. Oggi è una donna consapevole, ha una famiglia, e sente l’esigenza di scrivere ancora dopo aver incontrato Clara, l’attrice che anni prima è stata il suo doppio nel film tratto da uno dei suoi romanzi. Clara, diventata ricchissima a poco più di vent’anni, ora non ha più nulla. “È sola, disgraziata e folle”. Il suo cuore aveva bisogno di amore, ha trovato invece la via del sesso, che non le piaceva neanche. La scrittrice sente l’urgenza di scrivere di lei, della sua storia, della vita dei suoi soldi.

Il romanzo è bellissimo. La scrittura è intima, forte. La storia è un pugno nello stomaco. Ti butta a terra e ti sveglia da una rottura di sentimenti antichi che, se non vissuti, portano al disfacimento di se stessi.

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“Storia dei miei soldi” di Melissa Panarello, edizioni Bompiani.  Dream Book.

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario Rai Cultura per Mille e un libro Scrittori in Tv di Gigi Marzullo su Rai1. Giornalista pubblicista, recensore professionista. Lettura, scrittura e stile, fonti di vita e di ispirazione

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