Libri in pillole

“Ritorno a Brideshead” di Evelyn Waugh: recensione libro

Leggere Waugh equivale ad accomodarsi su un divano a sorseggiare un tè mentre si seguono i movimenti e si ascoltano i dialoghi dei personaggi che animano la narrazione di Ritorno a Brideshead.

Protagonista del romanzo Charles Ryder, un ufficiale dell’esercito che, dopo 20 anni, torna nella villa di Brideshead, in quella che era stata la dimora di una fervente famiglia cattolica dell’upper class inglese, i Marchmain. Charles torna quindi indietro nel tempo e ricostruisce la sua gioventù: la stretta relazione di amicizia/amore con Sebastian, il secondogenito della famiglia, ai tempi dell’università; l’estremo tentativo, anni più tardi, di costruire una relazione con la sorella di Sebastian, Julia. Due rapporti che marchieranno a fuoco la vita di Charles, costretto a fronteggiare le rigide posizioni religiose imposte ai figli dalla famiglia inglese.

Un romanzo stilisticamente molto elegante, in cui prevalgono i dialoghi tra i personaggi che si presentano al lettore nella loro interezza, dando la sensazione di assistere dall’interno allo svolgimento della narrazione. Ed è proprio attraverso i dialoghi che Waugh costruisce i suoi personaggi, modellandoli e mettendo in risalto il loro modo di pensare e di agire.
Un libro da leggere nei momenti di calma, perché va apprezzato in ogni sua parte.

“Ritorno a Brideshead” di Evelyn Waugh, edizioni Bompiani. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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