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“Poverina” di Chiara Galeazzi: raccontare la malattia

“POVERINA” di Chiara Galeazzi riesce a essere un racconto autobiografico, un saggio sulla malattia, un assalto frontale alla retorica dell’eroe, un attacco tagliente al pietismo e una lettura spassosa. Come ciò sia possibile, onestamente, fatico io stessa a capirlo eppure in poco meno di duecento pagine che scorrono veloci, Galeazzi riesce a fare tutto ciò. Dieci minuti di applausi.

Gli ictus, come i figli, è meglio averli da giovani.”

Succede che Chiara Galeazzi, a 34 anni, ha un ictus che le blocca la metà sinistra del corpo. In pochi minuti, una serata in solitaria sul divano diventa l’inizio di un capitolo inaspettato della sua vita, fatto di calze poco sexy (passaggio del libro, questo, che mi ha fatta ridere di gusto per l’infelice battuta di Galeazzi non colta dal personale medico), scarpe che – oh, no! – portano il mio nome e neanche queste sono esattamente belle e fastidi quotidiani, dal compagno di stanza francamente poco simpatico alla reazione dei No Vax che, mentre da un lato invocano la libertà individuale di scegliere se vaccinarsi o meno, dall’altro augurano le peggio morti a chi ha scelto di farlo.

Galeazzi racconta in modo spiccatamente intelligente, tanto nelle riflessioni più profonde quanto nei passaggi più divertenti, un momento difficile della sua vita, esponendosi in prima persona senza però fregiarsi del titolo di “combattente” contro la malattia, ma anzi rendendosi umanissima, condividendo con il lettore anche i momenti più imbarazzanti che l’essere allettata comporta. Già dal titolo, si capisce poi l’altro bersaglio del testo: quel pietismo che porta le persone a inclinare il capo quando qualcuno che conoscono sta male, che forse sembra un atto di grande empatia, ma che a guardar bene non è che riempia l’interlocutore di benessere. “Poverina” è un libro che consiglio proprio per questo. Perché da persone che ogni tanto hanno delle sfighe, più o meno grandi, tutti finiamo per oscillare fra il momento Calimero “capitano tutte a me” e il periodo Hercules o Xena Principessa Guerriera “spacco tutto così dimostro che sono più forte della vita”; ecco, Galeazzi ci ricorda che possiamo scappare da queste narrazioni provando quel caleidoscopio di emozioni e reazioni assolutamente umane: paura, sconforto ma anche e soprattutto, bisogno di farsi una risata e di provare a ritrovare la leggerezza.

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“Poverina” di Chiara Galeazzi, Blackie Edizioni. 

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