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Tutti i libri vincitori del Premio Strega dal 1947 a oggi

Tutti i vincitori del Premio Strega dal 1947 a oggi: in questo articolo proponiamo tutti i libri che si sono aggiudicati il prestigioso premio nazionale dedicato ai libri nostrani. 

Un Premio istituito a Roma nel 1947 dalla scrittrice Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario del noto liquore Strega che dà nome al Premio. Una curiosità sul nome del liquore (e del Premio) la svela The Post Internazionale, che spiega come “il nome del liquore Strega e di conseguenza del Premio risale alle antiche leggende delle Streghe di Benevento, chiamate anche janare (storpiatura del nome Diana come l’omonima dea) che si credeva si riunissero sotto un albero di noce lungo le sponde del fiume Sabato per i sabba. La leggenda delle Streghe di Benevento risale probabilmente all’epoca del regno longobardo nella città campana: gli abitanti si erano convertiti al cristianesimo ma il culto pagano verso alcuni dei, tra i quali le dee Iside, Diana ed Ecate per propiziare i raccolti, era ancora molto forte”.

In questo articolo di Mangialibri trovate le recensioni di tutti i libri vincitori del Premio Strega: qui.

Ma ora veniamo a noi: ecco la lista di tutti i libri vincitori del Premio Strega dal 1947 a oggi. 

  • 1947 Ennio Flaiano, “Tempo di uccidere”;
  • 1948 Vincenzo Cardarelli, “Villa Tarantola”;
  • 1949 Giovanni Battista Angioletti, “La memoria”;
  • 1950 Cesare Pavese, “La bella estate”;
  • 1951 Corrado Alvaro, “Quasi una vita”;
  • 1952 Alberto Moravia, “I racconti”;
  • 1953 Massimo Bontempelli, “L’amante fedele”;
  • 1954 Mario Soldati, “Le lettere da Capri”;
  • 1955 Giovanni Comisso, “Un gatto attraversa la strada”
  • 1956 Giorgio Bassani, “Cinque storie ferraresi”;
  • 1957 Elsa Morante, “L’isola di Arturo”;
  • 1958 Dino Buzzati, “Sessanta racconti”;
  • 1959 Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “Il Gattopardo”;
  • 1960 Carlo Cassola, “La ragazza di Bube”;
  • 1961 Raffaele La Capria, “Ferito a morte”;
  • 1962 Mario Tobino, “Il clandestino”;
  • 1963 Natalia Ginzburg, “Lessico famigliare”;
  • 1964 Giovanni Arpino, “L’ombra delle colline”;
  • 1965 Paolo Volponi, “La macchina mondiale”;
  • 1966 Michele Prisco, “Una spirale di nebbia”;
  • 1967 Anna Maria Ortese, “Poveri e semplici”;
  • 1968 Alberto Bevilacqua, “L’occhio del gatto”;
  • 1969 Lalla Romano, “Le parole tra noi leggere”;
  • 1970 Guido Piovene, “Le stelle fredde”;
  • 1971 Raffaele Brignetti, “La spiaggia d’oro”;
  • 1972 Giuseppe Dessì, “Paese d’ombre”;
  • 1973 Manlio Cancogni, “Allegri, gioventù”;
  • 1974 Guglielmo Petroni, “La morte del fiume”;
  • 1975 Tommaso Landolfi, “A caso”;
  • 1976 Fausta Cialente, “Le quattro ragazze Wieselberger”;
  • 1977 Fulvio Tomizza, “La miglior vita”;
  • 1978 Ferdinando Camon, “Un altare per la madre”;
  • 1979 Primo Levi, “La chiave a stella”;
  • 1980 Vittorio Gorresio, “La vita ingenua”;
  • 1981 Umberto Eco, “Il nome della rosa”
  • 1982 Goffredo Parise, “Sillabario n.2”;
  • 1983 Mario Pomilio, “Il Natale del 1833”;
  • 1984 Pietro Citati, “Tolstoj”;
  • 1985 Carlo Sgorlon, “L’armata dei fiumi perduti”;
  • 1986 Maria Bellonci, “Rinascimento privato;
  • 1987 Stanislao Nievo, “Le isole del paradiso”;
  • 1988 Gesualdo Bufalino, “Le menzogne della notte”;
  • 1989 Giuseppe Pontiggia, “La grande sera”;
  • 1990 Sebastiano Vassalli, “La chimera”
  • 1991 Paolo Volponi, “La strada per Roma”;
  • 1992 Vincenzo Consolo, “Nottetempo, casa per casa”;
  • 1993 Domenico Rea, “Ninfa plebea”;
  • 1994 Giorgio Montefoschi, “La casa del padre”;
  • 1995 Mariateresa Di Lascia, “Passaggio in ombra”
  • 1996 Alessandro Barbero, “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo”
  • 1997 Claudio Magris, “Microcosmi”;
  • 1998 Enzo Siciliano, “I bei momenti”;
  • 1999 Dacia Maraini, “Buio”;
  • 2000 Ernesto Ferrero, “N.”;
  • 2001 Domenico Starnone, “Via Gemito”;
  • 2002 Margaret Mazzantini, “Non ti muovere”;
  • 2003 Melania Gaia Mazzucco, “Vita”;
  • 2004 Ugo Riccarelli, “Il dolore perfetto”;
  • 2005 Maurizio Maggiani, “Il viaggiatore notturno”;
  • 2006 Sandro Veronesi, “Caos Calmo”;
  • 2007 Niccolò Ammaniti, “Come Dio comanda”;
  • 2008 Paolo Giordano, “La solitudine dei numeri primi”;
  • 2009 Tiziano Scarpa, “Stabat Mater”;
  • 2010 Antonio Pennacchi, “Canale Mussolini”;
  • 2011 Edoardo Nesi, “Storia della mia gente”;
  • 2012 Alessandro Piperno, “Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi”;
  • 2013 Walter Siti, “Resistere non serve a niente”;
  • 2014 Francesco Piccolo, “Il desiderio di essere come tutti”;
  • 2015 Nicola Lagioia, “La ferocia”;
  • 2016 Edoardo Albinati, “La scuola cattolica”;
  • 2017 Paolo Cognetti, “Le otto montagne”;
  • 2018 Helena Janeczek, “La ragazza con la Leica“;
  • 2019 Antonio Scurati, “M. Il figlio del secolo”;
  • 2020 Sandro Veronesi, “Il colibrì“;
  • 2021 Emanuele Trevi, “Due vite”;
  • 2022 Mario Desiati, “Spatriati”;
  • 2023 Ada d’Adamo, “Come d’aria”.

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Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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