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“Maze Runner- Il Labirinto” di James Dashner: recensione libro

““Non sapeva quale ipotesi fosse peggiore: che fossero chiusi dentro, o che fossero protetti da qualcosa che stava fuori.”” -Maze Runner, il Labirinto-

Citazioni che più ho apprezzato del libro:

-“Certe volte non si notano le cose perché non si crede che possano succedere.”

-“Da queste parti non è così che funziona. E tutta la nostra esistenza dipende dal fatto che invece le cose devono funzionare. “

-“Non stava proprio sorridendo. Non era un’espressione del tutto felice. Ma quasi. E in quel momento, andava bene anche un quasi.”

-“O usciamo adesso o moriamo provandoci.”

Trama di “Maze Runner- il Labirinto”

Quando Thomas si risveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l’organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l’ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell’ascensore. Il mistero si infittisce quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo… o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

“Maze Runner- il Labirinto” di James Dashner : recensione libro

“Il Labirinto” è il primo libro della saga Maze Runner e per ben dieci anni è rimasto pazientemente nella mia libreria ad attendere che io lo leggessi, affrontando anche differenti traslochi e spostamenti.

Detta sinceramente, per quanto ciò non faccia onore ad una persona che si occupa di consigliare libri e letture a chi la circonda, mi ero fatta influenzare notevolmente dai giudizi legati al film omonimo uscito nelle sale nel 2014. Ovviamente ognuno ha un proprio parere personale legato ai propri gusti, ma la maggior parte dei giudizi giunti alle mie orecchie erano negativissimi. Poi però quest’anno, al di fuori di tutti i “programmi di lettura” che mi ero posta, ho deciso di immergermi in questa lettura pur possedendo unicamente il primo libro dell’intera saga (immaginate la felicità di questo libro quando, dopo dieci anni, si è ritrovato spostato dalla libreria al comodino sfogliato tutti i giorni… probabilmente ci aveva perso le speranze). In ogni caso ho terminato questa lettura in una sola settimana (parliamo di 384 pagine) tanto che non riuscivo a staccarmi dalla storia e volevo sapere come andava a finire. L’autore mi ha stupita sotto diversi punti di vista e di fatti ho apprezzato molteplici aspetti del romanzo tra cui:

  • le descrizioni non solo dei luoghi, ma anche degli avvenimenti, che sono risultate minuziose e precise in ogni particolare facendo talvolta accapponare la pelle per l’ansia e la tensione crescenti. Sono risultate utili soprattutto nel momento in cui è stato necessario risolvere un’enigma, centro della narrazione stessa.
  • i personaggi le quali caratteristiche fisiche e comportamentali vengono rese note immediatamente dal protagonista e ciò permette al lettore di inserirsi “comodamente” nel contesto e potersi fare anche delle idee personali di tutte le varie persone e affezionarsi perfino a quest’ultime.
  • i dialoghi: ci troviamo in un luogo abitato da ragazzi giovanissimi, tutti maschi per giunta, per cui l’idea dell’autore di creare dei dialoghi facili, scorrevoli, che presentano nomignoli offensivi o vezzeggiativi e talvolta anche parolacce mi è sembrata incredibilmente azzeccata. I personaggi hanno vocaboli tutti loro per capirsi e mi sono stupita quando ho iniziato, nel corso della lettura, ad usarli anche io insieme al protagonista.
  • le ambientazioni che si distinguono nettamente in base a dove il lettore può sentirsi o meno al sicuro, dove sa che accadrà probabilmente qualcosa di negativo o potrà invece dormire sogni tranquilli in attesa del capitolo successivo.

Ho amato i tempi di narrazione e con questo intendo che l’autore non ha tirato via alcun particolare o alcuna vicenda (come mi è capitato di vedere magari in altri libri), ogni dettaglio è esattamente dove dovrebbe essere e talvolta viene talmente prolungato da far nascere l’angoscia nel lettore che, immedesimatosi completamente nella vicenda, non vorrebbe far altro che scappare da quel contesto terrificante ed essere al sicuro.

E’ un libro in cui non mi aspettavo di versare delle lacrime o di trovare storie d’amore e invece mi sono ricreduta su entrambi questi aspetti. Ho pianto, e in un momento decisamente troppo considerando il genere del libro, e sono rimasta un pò con il fiato sospeso nei confronti di una situazione tra due personaggi.

Non posso dirvi molto riguardo al finale, insomma è una saga, non vi è un finale vero e proprio fino a che non sia arriva all’ultimo libro, ma… posso dirvi che ho acquistato immediatamente tutti gli altri libri e che quindi prossimamente potrete leggere il mio parere anche riguardo agli altri libri. E dunque, vi terrò aggiornati!

Biografia dell’autore

James Dashner

James Dashner è nato e cresciuto in Georgia e attualmente vive nello Utah. Dopo diversi anni di lavoro nella finanza, ora si dedica alla scrittura a tempo pieno. La serie bestseller Maze Runner è composta da Il Labirinto, La fuga La rivelazione, dai prequel La mutazione e Il codice e dallo spin-off Il Palazzo degli Spaccati. Dello stesso autore, abbiamo pubblicato anche la trilogia The Mortality Doctrine. I primi tre episodi della saga Maze Runner hanno ispirato gli omonimi film diretti da Wes Ball. Maze Runner: Il Labirinto della Trinità è il secondo volume della sua nuova serie, Maze Cutter, che narra gli eventi dei protagonisti settant’anni dopo i fatti di La rivelazione

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Mi chiamo Lara, ho 22 anni. Amo leggere e scrivere. Scrivo recensioni per il puro piacere di farlo e per condividere con chi mi legge le emozioni che i libri sanno trasmettere. Qui di seguito trovate il link della mia pagina Instagram dedicata per l'appunto a questa mia passione: https://instagram.com/la.biblioteca.di.laris?utm_source=qr&igshid=MzNlNGNkZWQ4Mg%3D%3D

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