Etimologioia

Perché si dice a spron battuto?

Buongiorno e buon lunedì a tutti. Come diceva Luttazzi: “questa edizione di etimologioia andrà in onda in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali” da lunedì. Teniamo i neuroni a riposo e andiamo velocissimi. La scorsa volta abbiamo battuto la fiacca, stavolta invece andremo “a spron battuto”.
Ma che significa andare a spron battuto? La spiegazione è molto più semplice di quanto si possa pensare e si rifà al mondo dei cavalli.
La definizione precisa di questo modo di dire è :
“Andare a gran velocità, in gran fretta: correre, allontanarsi a spron battuto | fig., immediatamente, senza alcun indugio”.

Il riferimento è allo “sprone” o “sperone” che viene utilizzato per punzecchiare il cavallo e fargli aumentare l’andatura, il battere invece si riferisce al povero cavallo di turno sul quale appunto, si batte lo sprone.

Per far correre il cavallo, come abbiamo già detto, si utilizza come metodo quello di infierire appunto con lo sperone sul fianco in modo che, sentendo dolore, aumenti l’andatura. Ed ecco qui che da un gesto utilizzato in un ambito specifico si passa ad un modo di dire che diventa noto a livello nazionale; metteteci anche che un tempo quasi tutti possedevano un cavallo o vivevano in campagna e capiremo anche il perché la maggior parte dei modi di dire che usiamo oggi vengano proprio da quel mondo.

Ora vi lascio, anche perché le mie stesse facoltà mentali mi stanno abbandonando velocemente.

Buona settimana a tutti e, per chi mi ha chiesto già l’etimologia di alcuni modi di dire, tranquilli… li ho messi in fila in ordine di arrivo e un lunedì alla volta li vedremo tutti; per tutti gli altri: che aspettate a chiedere?

Etimologioia, una rubrica a cura di Donatella Maina Gioia su The BookAdvisor.

Redazione

Redazione della pagina web www.thebookadvisor.it

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