Dietro le quinte dei libri

Oltre le pagine: libri e bellezza alla Libreria Borgopò di Torino

Bisogna lasciarsi alle spalle il caos del centro, attraversare l’assolatissima Piazza Vittorio Veneto e oltrepassare il Po. Bisogna che la massiccia presenza della Gran Madre non ci impressioni troppo e imboccare decisi Corso Casale.

Bisogna poi guardare le numerose stradine che si arrampicano verso la collina e cercare di immaginare il borgo di un tempo, quando era popolato dai ceti più umili, dai pescatori, dalle lavandaie, dagli artigiani che lavoravano nelle botteghe. 

Oggi Borgo Po è una delle zone di pregio della città e chi può lascia le vie trafficate per trasferirsi qui, dove si respira un’aria più quieta, serena.

È la scelta che ha fatto anche Alberta Vovk, proprietaria della Libreria Borgopò.

Il quartiere, anzi, il borgo, è qualcosa che le appartiene: qui abitava il bisnonno, il nonno e anche suo padre, custode di mille racconti, aneddoti e ricordi. “Qui c’era il falegname, lì c’era il calzolaio. Un po’ più su c’era la bottega di fabbro”.

Una città nella città, lontana dal caos e vicina a quel concetto di dimensione umana che ridisegna i rapporti fra le persone.


Ri-aprire libreria: la Libreria Borgopò di Torino

Il presente di Alberta nasce da una serranda chiusa. “Era dagli anni ’90 che questi muri accoglievano libri: prima con la gestione di due brillantissime signore torinesi, poi con l’entusiasmo di una giovane libraia. Un giorno, ritornando in zona, mi capitò di vedere la libreria chiusa e da allora qualcosa dentro di me iniziò a lavorare”.

Per Alberta l’occasione si presenta, concreta e puntuale, quando i muri di quella che era stata la libreria della sua infanzia vengono messi in vendita. Ora o mai più. 
Riaprire. Continuare la tradizione nei libri ma anche innovare. Imparare una professione nuova. Sì, lo voglio!

Fare i conti con intelligenza

I numeri non spaventano Alberta: li ha gestiti per anni. Lei che è ingegnere gestionale, che ha fatto la buyer, che si è occupata di logistica e progetti in ambito finance per diverse multinazionali.
Ma i libri? Passare da lettrice a libraia è un salto nel buio, un mondo totalmente nuovo. Le logiche, le regole e le strategie. Ma anche l’esperienza, il fiuto nella scelta, il sapere il cosa, il come e il quando.

Ricomincio da me

La bravura sta nell’impegno ma anche nella volontà di fare al meglio quello che si sceglie di fare. È questo quello che penso mentre chiacchiero con Alberta. “Quando ho deciso di aprire ho fatto tre mesi di training intensivo con i librai di una delle librerie storiche di Torino, la Luxemburg. Avevo bisogno di impere il mestiere e di impararlo bene. 
Non ci si improvvisa librai e io desideravo che in un momento complesso come quello attuale in cui l’offerta è ampissima, la capacità di scegliere letture di qualità fosse una priorità per la mia libreria”.

Nel borgo c’è una squadra

Diciamocelo: una delle cose più difficili è creare una squadra di lavoro vincente. Non basta essere bravi sulla carta, bisogna saperlo dimostrare anche nel quotidiano. Alberta fa un grande sorriso quando mi presenta Roberto. “Lui è un super-libraio ed è fondamentale nella nostra squadra”.
La spontaneità non mente. Del resto bastano cinque minuti di chiacchiere per passare in scioltezza del vincitore dell’ultimo Premio letterario alla passione per scrittori come Maugham, Auster e molti altri. Per quanto mi riguarda, la ciliegina viene posata quando mi consiglia un libro di Carmelo Bene. Ce l’ho! Dico. E da bravo libraio diventa immediatamente “super” anche per me.

Delle stanze tutte per te

Appena si entra a Borgopò è come se si sentisse una voce dire: prego, accomodati. Guardati in giro, sfoglia, gironzola, alza gli occhi e goditi la bellezza di quell’opera d’arte che abbiamo messo lì proprio per te. Non avere fretta, siediti se vuoi. Oltre quella porta a vetro, nella stanza dei grandi illustrati, ci sono comode poltrone.
Là c’è il tavolo delle novità, proprio vicino ai long seller. Se invece ti piace la narrativa o la saggistica la trovi a scaffale: le etichette dal sapore retrò ti aiuteranno a orientarti.
Guarda! Nella stanza dedicata ai libri per ragazzi c’è un aeroplano sul soffitto! E là, quella stanzetta tutta blu? 
È la stanza delle stelle. Lì trovi il sapere spirituale e la scienza dei Tarocchi. Quelli veri, studiati, amati e letti, non quelli che si inventano in tivù. E poi il giardino, poteva mancare? Le presentazioni qua sono già di per sé una cosa speciale. Non sembra nemmeno di essere in città.

libreria borgopò
libreria borgopò

Se è vero che i luoghi assomigliano alle persone che li abitano la libreria Borgopò è un luogo bello, accogliente e solare.

libreria borgopò
libreria borgopò

Il cuore nella cripta

Questo piccolo racconto inizia guardando la Gran Madre e con questo simbolo Torino finisce. Infatti, se avrete la fortuna di partecipare a qualche iniziativa o visitare una delle esposizioni organizzate dalla Libreria, vi potrà capitare di essere invitati ad entrare in una cripta. Nel 2021, la Libreria Borgopo’ ha rilevato uno spazio speciale. La cripta, ora al piano terra, è ciò che rimane dell’antica Chiesa di San Bino ed Evasio, che fu la parrocchia di zona proprio fino alla costruzione della Gran Madre.
Utilizzata per anni come laboratorio, questo spazio si aggiunge a quello dedicato ai libri diventando di volta in volta palcoscenico ideale per mostre e presentazioni.

Libreria Borgopò
Via Luigi Ornato, 10
Torino


Oltre le pagine è uno spazio di The Book Advisor a cura di Roberta Frugoni dedicato al mondo dei libri.

Roberta Frugoni

Copywriter per lavoro e passione. Amante dell'arsenico e vecchi merletti, mangio la pasta solo se è al dente e mi lascio conquistare dalle riletture. Nel tempo libero fotografo e collaudo amache.
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