Per “Di Versi in Versi”, vi proponiamo la lettura di “Riproduzioni in scala” di Demetrio Marra, edito da Interno Poesia.
«Non sono sicuro di sentirti, io / chiudo gli occhi solo quando / tra il buio fuori e il buio dentro c’è / differenza di senso»,
scrive Demetrio Marra nel suo testo di esordio nel mondo della poesia. Eppure noi sentiamo, attraverso la sua scrittura poetica che si contamina alla prosa, ogni corporeità che – a tratti anche in modo dissacrante – ci poggia tra le mani. Tocchiamo la terra del suo dire.
Nel libro di esordio del poeta Marra la dualità dei luoghi e del sentire
E allora, sospeso («Siano, finalmente, A e B / due città. O vado nell’una / o vado nell’altra? No. In / nessuna, neanche per parti, io / ci sono») tra il Ticino, montagne aspre e Stretto, Demetrio Marra ci accompagna nei luoghi familiari, tra gli amori letterari, con una scrittura che non manca di difendere le direzioni tracciate dal proprio io,
«Ho ucciso / centinaia di possibilità per questa / mia mania della scrittura».