Un libro tra le mani

“Wonder Boy” di Daniele Musto, recensione: Un libro tra le mani.

Wonder Boy è un libro per chi ha dei vuoti da colmare (chi non ne ha?)

È un libro per chi vive di tentativi, per chi ci prova… a riempire quelle assenze, quelle mancanze, quelle carenze.
È un romanzo per chi ha il coraggio di sognare, di fare voli pindarici nella fantasia, nelle illusioni che sicuramente non approderanno da nessuna parte, ma ti avranno comunque accompagnato durante tutto il viaggio.
È per chi ama stilare precetti e teorie per sconfiggere l’ignoto, l’abisso che avanza.
Questo è un libro che serve a nutrire il “Wonder Boy” che abbiamo dentro, che cerca disperatamente di dare un senso a tutto quello che senso non ha.
È un libro per chi sente di non possedere niente tranne una storia, magari strampalata, incomprensibile, sconclusionata, ma pur sempre una storia. Tutta sua.

Iperbole e fragilità

Leggete questo libro se avete voglia di avventure rocambolesche, se non vi importa di perdere l’equilibrio.
Leggetelo se non vi spaventa l’idea di passare attraverso l’eccesso, la distorsione, l’esagerazione, l’irrealtà, l’iperbole, per poi atterrare faccia a terra sulla realtà, e trovare tutte le delusioni, le fragilità e le sconfitte che la vita ci riserva.

Questo è un libro per chi nell’ironia, nel sarcasmo e nell’inverosimile, trova gli strumenti necessari per attraversare la realtà con tutto il suo carico di miserie e consapevolezze.
Ci vuole coraggio per ridere di chi è condannato all’infelicità, ma Wonder Boy è un’infelice che lotta, che cade e si rialza, che non potrà morire mai.
Per questo ridiamo.


Ci vuole leggerezza per essere seri.
Ci vuole immaginazione per sentirsi reali.
Ci vuole la menzogna per risultare davvero autentici.
Ci vuole un po’ di follia per apprezzare la grottesca bellezza della vita.

A volte si sente il bisogno di ingigantire i fatti per renderli proporzionali, all’altezza delle emozioni provate.
Questo succede al nostro Wonder Boy.
Fino a perdersi dentro le sue stesse bugie.

Insomma queste pagine sono impregnate di pseudologia fantastica, che ne sia affetto il protagonista Maniele Dusto o l’autore Daniele Musto non è dato sapere 😊.

Quello che so, invece, è che leggere questo libro è stato un bel viaggio, il viaggio di cui avevo bisogno per staccare un po’ da una realtà che sembra uscire sempre più dalla bocca di un folle.

“Wonder Boy” di Daniele Musto, Arkadia editore. Un libro tra le mani.

 

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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