Un libro tra le mani

“Tetra, Quinta quartina” di Ruotolo, Di Paolo, Gaspari, Mozzi, recensione: Un libro tra le mani

Tetra, la Quinta quartina.

Con questa quartina -TETRA  raggiunge il numero 20!!!

Venti racconti diversi per autore, stile, trama, ma tutti sempre nel mitico formato quadrato!

LUCE (Elisa Ruotolo)

Una tapparella rotta e Michele non ha nessuna voglia di aggiustarla.
Il caldo afoso rimane chiuso fuori insieme alla finestra dove quel padre picchia i figli che non vogliono mangiare, dentro invece è buio e nel buio tutto diventa più sopportabile, anche il passato, una madre depressa, una fidanzata per caso, e un “Marco” piu importante di quanto non voglia far credere…

Un racconto molto bello e complesso, dove si indaga su quanto siamo realmente disposti a mettere in luce di noi stessi.
Un excursus nei ricordi piu intimi di un uomo inquieto.

“Mi sono fidato, anche se lo dapevo che le cose, me nonostante, avrebbero continuato a cadere, a fracassare, a spezzarsi senza pietà. E sapevo pure che sarebbe successo ancora, che un giorno, parlando al telefono, qualcuno mi avrebbe chiesto come stavo e io, un po’ per stanchezza e un po’ per mancanza di fantasia, gliel’avrei detta la verità.Tutta quanta.
Sarebbe successo, sì, ma non adesso che la luce stava lì e ce l’avevo dentro.
Ce l’avevo addosso.
Dappertutto.”

Racconto dal contenuto tutt’altro che semplice, scritto con l’eleganza e la raffinatezza propria di Elisa Ruotolo, che avevo gia avuto modo di apprezzare nel suo “Ovunque proteggici“.

IL GIORNO IN CUI LA LETTERATURA MORÌ (Paolo Di Paolo)

Nel centenario della nascita di Italo Calvino, Paolo Di Paolo dedica all’autore questo “saggio mascherato da racconto”, come tributo alla sua grande opera.

Attraverso le parole di un conferenziere a cui viene posta, da uno spettatore, una domanda-osservazione, prenderà il via una dissertazione sulla letteratura e sulla scrittura come “vocazione” e su come la letteratura oggi si sposi con questa nostra società affetta da “bovarismo“, in cui tutti hanno un’opinione su tutto facendo perdere alle parole il loro significato…

La letteratura è morta?
Forse muore ogni giorno senza morire mai veramente.

La penna di Paolo Di Paolo è assolutamente precisa, puntuale, mai sbavata… e se fossi una a cui piacciono i saggi, questo piccolo libro mi sarebbe piaciuto moltissimo.

TURISTE DELLA CATASTROFE (Ilaria Gaspari)

Questo racconto mi è piaciuto moltissimo, è stato come immergersi in una puntata di Black Mirror, una di quelle che mi piacciono di più, dove il futuro rappresentato non è poi così assurdo e lontano ed è portatore sano di un orrore di fondo mascherato da progresso hi-tech.

La Gaspari, in poche pagine, esplora il timore e la curiosità (morbosa) di fronte ad un possibile viaggio nel tempo e nello spazio (non in senso astronomico), un viaggio in cui il corpo è ben saldo nel nostro tempo, al calduccio di una comoda poltrona extralusso, in una sorta di “sospensione“, mentre il resto di noi, tutto il resto, mente, pensieri, sensazioni ed emozioni, sono via, altrove, pronte a vivere in un’altra terra e in un’altra epoca per il puro piacere di una “vacanza“.

E allora perché non andare a Pompei nel 79 d.c., magari proprio nella settimana di Ferragosto?

Ma certo, lasciamo perdere la Parigi degli anni ’20 o la New York degli anni ’70, così mainstream, così “popolari“, meglio andare a guardare negli occhi coloro che da lì a qualche ora saranno sepolti dalla lava del Vesuvio… 

(Un po’ come quella miss Italia che avrebbe voluto vivere al tempo della seconda guerra mondiale, tanto lei, in quanto donna, sarebbe comunque rimasta a casa sul divano).

Sofferenza e morte come intrattenimento?

A questo arriveremo? E lì che stiamo andando?

Ilaria Gaspari paventa un futuro in cui le esperienze dovranno essere sempre vissute al limite per dirsi tali, a costo di violentare le nostre paure, i nostri sentimenti e il nostro pensiero etico.

Ma posto che il corpo e la sua integrità fisica saranno sempre al riparo, cosa ne sarà della mente? … gli strascichi di ciò che potremmo vedere e provare, dove andranno a depositarsi?

É tutto qui, il limite di un progresso senza limiti.

Un’idea narrativa strepitosa, sviluppata molto bene.

VITE PARALLELE E FANTASTICHE DI PELLEGRA BONGIOVANNI E TERESA BANDETTINI (Giulio Mozzi)

Non so davvero cosa dire, è stato come leggere una lunga nota bibliografica. Niente di più, niente di meno.

Alla prossima quartina!!! 

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“-TETRA (Quinta quartina)” di Ruotolo, Di Paolo, Gaspari, Mozzi, -TETRA edizioni . Un libro tra le mani.

Antonella Russi

Nata a Taranto, classe '76. Lettrice per passione, da sempre.

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