“Il sospetto” di Friedrich Dürrenmatt: sublime, acuto e raffinato
“IL SOSPETTO” di Friedrich Dürrenmatt
(Feltrinelli editore, 125 pagine)
Che dire di questo libro… una narrazione sublime, di un’acutezza e una sottigliezza incredibili, ti prende per mano e ti trascina in un vortice di raffinatissima suspense, che non ha niente a che vedere col concetto di “giallo” o di poliziesco, è un’altra cosa, è un impasto di Storia, filosofia, psicologia, senso di giustizia e verità.
Il Male contro il Bene
É la sfida contro il Male, da parte di un commissario ormai malato, disposto a tutto, anche all’estremo sacrificio, pur di portare alla luce le “probabili” nefandezze, gli orrori e le responsabilità di uno stimato chirurgo che opera in una lussuosa clinica svizzera.
Il sospetto nasce da una fotografia pubblicata su una rivista scientifica, che ritrae un medico, il dr. Nehle, mentre opera un prigioniero in un campo di sterminio, senza anestesia, per puro sadismo… (promettendo la libertà a chi fosse sopravvissuto all’abominio).
Chi è realmente quell’uomo?
Il crescendo narrativo è tale da lasciarti senza fiato, e il tarlo del sospetto ha una forza intrinseca che riesce ad arrivare laddove regna il buio e la notte dell’umanità.
Dürrenmatt scava nella natura crudele dell’essere umano, indaga il complesso rapporto tra vittima e carnefice, tra Bene e Male, il libero arbitrio, e nel farlo utilizza anche personaggi e situazioni al limite del reale che, a mio avviso, hanno una funzione simbolica, allegorica.
“Il bene e il male si sono abbracciati troppo stretti in quella maledetta notte nuziale tra il cielo e l’inferno da cui è nata questa umanità”.
Scritto nel 1951, molto prima che Simon Wiesenthal iniziasse la sua “caccia” per assicurare i criminali nazisti alla Giustizia, quando le ferite dell’olocausto erano ancora molto fresche e la voglia di punire i responsabili degli orrori perpetrati sugli ebrei era bruciante.
E brucianti sono anche le pagine finali del libro, scandite da un confronto verbale serrato tra chi vive combattendo tutto ciò che è disumano e chi in quella disumanità ci vive, arrogandosi il diritto di decidere il destino di altri esseri umani senza provare nessun rimorso o pentimento.
Di certo un libro cupo, angosciante, tutt’ altro che consolatorio, ma di una bellezza fulminante.
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“Il sospetto” di Friedrich Dürrenmatt, Feltrinelli edizioni . Un libro tra le mani.