Un libro alla finestra

“La notte della svastica” di Katharine Burdekin: recensione libro

Anno 720 dopo l’ascesa di Hitler. L’impero tedesco e quello giapponese si contendono il potere sul mondo. Le Chiese della Svastica celebrano il Dio Hitler e ricordano ai fedeli le leggi immutabili della Società Hitleriana. 

“Credo in Dio il Tonitruante, che fece questa terra sulla quale marciano gli uomini nei loro corpi mortali, e nel Suo Paradiso Celeste dove sono tutti gli eroi, e nel Suo Figlio il nostro Sacro Adolf Hitler, l’Unico Uomo. Non procreato, non nato da grembo di donna, bensì Esploso!”

Un romanzo distopico

Ecco lo scenario di questo romanzo distopico scritto nel 1937 da Katharine Burdekin sotto lo pseudonimo maschile di Murray Constantine; scritto prima di 1984 di Orwell, de La svastica sul sole di Dick, di Fahrenheit 451 di Bradbury e de Il racconto dell’ancella della Atwood. 

L’autrice ci proietta in un mondo completamente “morto”, piatto, senza alcuna umanità, cristallizzato in un tempo remoto. 

La Storia, la memoria e la cultura sono state cancellate, l’analfabetismo regna e la donna è ridotta a mero strumento biologico di riproduzione, dove la dignità non esiste. La totale assenza delle donne nella società immaginata dalla Burdekin è un silenzio che fa paura e orrore. 

Che mondo è quello dove gli esseri umani vengono privati della libertà, dell’istruzione, del pensiero? 

L’attualità di un mondo immaginato

Le disquisizioni filosofiche dei protagonisti forniscono tantissimi spunti di riflessione molto attuali: l’importanza della verità e della storia come basi per la costruzione di un presente e di una società migliore; la democrazia che dovrebbe essere esercitata per il bene comune e non in funzione della classe dominante; la cultura che dovrebbe essere il motore dell’intelletto, della spiritualità, del progresso e della socialità. 

Sarà proprio un libro, custodito e tramandato per generazioni, a far riaccendere la luce della verità storica in quel mondo brutale, vuoto, asettico, senza amore e senza sentimenti. 

Cosa rende davvero un uomo tale? Come la coscienza può essere annientata fino a ridurre l’uomo ad un automa?

La notte della svastica non ha purtroppo avuto lo stesso successo di altri romanzi distopici pur essendo un precursore del genere e merita di essere letto per la grande capacità dell’autrice di prevedere la Seconda guerra mondiale e l’alleanza tra Germania e Giappone e di intravedere ciò che diventerà il nazismo.

Un libro disturbante, agghiacciante che attraverso un mondo immaginato ribalta, destabilizza e scuote le nostre certezze.

“La notte della svastica” di Katrine Burdekin, Sellerio Editore . Un libro alla finestra.

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