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L’ultima corriera per la saggezza: recensione libro

I bravi lettori sanno tutto su quella vecchia questione del separare l’autore dalla propria opera. Il Romanzo di qua, l’autore di là. In mezzo solo l’arte del narrare. Poi però leggi che “L’ultima corriera per la saggezza” Ivan Doig lo scrisse sapendo che quello sarebbe stato il suo saluto al mondo e allora, quel Donal di undici anni tutto capelli rossi e lentiggini diventa qualcosa in più di un personaggio e il suo viaggio dal Montana al Wisconsin qualcosa di più di un semplice spostamento.

L’ultima corriera per la saggezza Ivan Doig

L'ultima corriera per la saggezza ivan doig

Li vedi, gli occhi di Donal, anche se Doig non ti dice di che colore siano. Il ragazzino ti fa un cenno col capo, una cosa lieve, un’intesa: vieni, sali con me su questa corriera, faremo un viaggio avventuroso. 
Sarà lungo, imprevedibile, ma soprattutto entusiasmante.

E tu lettore ti sorprendi perché ti trovi a dire sì con la testa che nemmeno hai raggiunto pagina venti.

Una valigia di vimini per il Wisconsin

Donal Cameron vive a Two Medicine, la zona sud-orientale del Glacier National Park nello stato del Montana insieme alla nonna, cuoca in un ranch.
Dovendosi sottoporre a un intervento chirurgico l’anziana donna chiede alla sorella Kate di prendersi cura del nipote per l’estate, fino a quando potrà nuovamente badare al lui.

Inizia così l’avventura di Donal. L’estate è quella del 1951 e lui, con una vecchia valigia di vimini al seguito, affronta da solo il suo primo incredibile viaggio dal Montana al Wisconsin a bordo delle argentate corriere della Greyhound Line.

Fammi una dedica

L'ultima corriera per la saggezza Ivan doig

1500 miglia di distanza da percorrere. Diversi cambi, notti da passare raggomitolati su sedili mezzi sfondati in compagnia di sconosciuti. 
Allora, mi fai una dedica? Qui, sul mio album.

Così, dice Donal, quando avrò collezionato moltissime dediche potrò partecipare a Incredibile ma vero!  e diventare famoso.
Il vecchio album delle dediche diventa nelle mani di Ivan Doig una tela sulla quale dipingere una galleria di personaggi indimenticabili: dal soldato in partenza per la Corea, alla cameriera dispensatrice di baci. Dal ladruncolo professionista a…Jack Kerouac in persona, anche lui sulla strada, proprio come il piccolo Donal.

Che viaggio, la vita!

A differenza del famoso levriero in corsa sulle fiancate delle corriere, Donal sembra non avere nessuna fretta di arrivare a destinazione.
Lui al ranch ci ha lasciato il cuore ed è in un ranch che vorrebbe vivere, con i cavalli, la fatica, la polvere e tutto il resto. Da cowboy, insomma.
Quello che lo aspetta, invece è solo una grande incognita che risponde al nome di Zia Kate.
Da questo punto in avanti le pagine di Doig si aprono come origami dai mille colori: la storia prende una piega leggermente differente da quello che la nonna avrebbe desiderato per il piccolo Donal e grazie a uno zio dall’occhio di vetro i giorni si trasformano in qualcosa di nemmeno mai immaginato.

“Le cose folli accadono senza poesia o ragione questa è la verità.”

Con questo ultimo romanzo Doig ha preso tutto l’amore per la sua terra, il Montana, e lo ha modellato su una storia di viaggio.
Ispirato dalla sapienza di un grande vecchio ha intrecciato vicende, sviluppato tematiche e scelto parole che corrono via in mille piccoli fiumi, ognuno col suo percorso, verso quel grande mare che è il futuro.

Doig ha scritto un libro bambino, che guarda avanti e si gode l’orizzonte.

L’ultima corriera per la saggezza di Ivan Doig, traduzione di Nicola Manuppelli, Nutrimenti 2020


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Roberta Frugoni

Copywriter per lavoro e passione. Amante dell'arsenico e vecchi merletti, mangio la pasta solo se è al dente e mi lascio conquistare dalle riletture. Nel tempo libero fotografo e collaudo amache.

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