Tre, Valérie Perrin. Storia di un’amicizia che diventa fortezza
Una storia coinvolgente sul tempo che passa e divide.

È l’amicizia il punto nodale di Tre, acclamato romanzo di Valérie Perrin, incentrato sul legame, apparentemente indissolubile, che unisce Nina, Adrien ed Étienne sin dai banchi delle scuole elementari di una piccola località della provincia francese.
Nina, abbandonata dalla madre, vive con il nonno, ed è una ragazza intelligente e generosa, con uno spiccato talento artistico. Etienne è affascinante, sicuro di sé, audace e spavaldo, ma invisibile agli occhi del padre, mentre Adrien, timido e impacciato, vive con la madre, dopo che il padre si è rifatto un’altra famiglia mantenendo con lui solo un rapporto di facciata. E in un’amicizia che diventa fortezza, ognuno di loro trova riparo alle delusioni implacabili dell’adolescenza, al dramma dell’abbandono, alle fragilità di un’età difficile.
L’impatto della vita che separa
La vita, tuttavia, interviene a gamba tesa portando con sé il canto delle sirene delle dipendenze, i rapporti di coppia tossici e asfissianti, la vergogna di accettarsi e mostrarsi diversi, la gelosia, il senso di esclusione. Le incomprensioni finiscono con il minare un’amicizia che sembrava inscalfibile e che, invece, non riesce a colmare i vuoti lasciati aperti da adulti distratti e irresponsabili, e a sanare le ferite delle perdite ingiuste e incomprensibili. Il lettore si immerge in apnea nella storia per conoscere la verità sul motivo dell’allontanamento dei tre ragazzi, ma anche per scoprire un altro enigma: l’identità della voce narrante e il suo rapporto con i tre protagonisti.
Alla Perrin il merito di aver descritto, con forte tratto espressionista, i sentimenti amplificati di un’età in cui si è esposti, spesso nudi e indifesi, al mondo, e aver indagato il legame assoluto delle amicizie che fanno sentire inclusi, escludendo, di contro, gli altri dalla propria linea d’orizzonte. E’ l’età del “noi contro tutti”, delle canzoni cantate a squarciagola sulla spiaggia, delle vacanze trascorse insieme, delle famiglie dell’uno che diventano famiglia anche degli altri.
Tre: un romanzo dalla potenza cinematografica

Il ritmo della narrazione è serrato e intreccia sapientemente fili di storie diverse nelle quali confluiscono un passato e un presente dove trovano posto anche lo svelamento di una misteriosa scomparsa e la scoperta tardiva di un segreto gelosamente custodito. Attraverso un brillante lavoro di montaggio, l’autrice ripercorre le vite dei tre protagonisti nell’arco di trent’anni consegnandoci una storia sfaccettata e pluriprospettica, dalla potenza cinematografica e caratterizzata da dialoghi fortemente realistici. Una storia emozionante sul tempo che passa, divide e, forse, riunisce.
IL VINO
Il vino è un Cremant della Borgogna, in omaggio ai luoghi del libro, un bianco frizzante fresco e vivace, dal colore dorato come i sogni giovanili.
LA CITAZIONE

“Mi chiamo Virginie. Di Nina, Adrien ed Étienne, oggi Adrien è l’unico che ancora mi rivolge la parola. Nina mi disprezza. Quanto a Étienne, sono io che non voglio più saperne di lui. Eppure fin dall’infanzia mi affascinano. Sono sempre stata legata soltanto a loro tre“.
Tre, Valérie Perrin, E/O edizioni, a cura di Sopra le righe.