Libri in pillole

“Tutto si muove intorno a me” di Dany Laferrière: recensione libro

È il 12 gennaio del 2010. Dany Laferrière, giornalista haitiano costretto dal regime di Duvalier a emigrare a Montreal, è di nuovo a Port au Prince, capitale dello stato caraibico, per partecipare a una conferenza sull’editoria. Alle ore 16.53, però, mentre è seduto al tavolo di un hotel insieme a un amico, un boato improvviso lo sorprende: con una violenza inaudita la terra inizia a tremare sotto ai suoi piedi, per sessanta lunghissimi secondi. È una tremenda scossa di terremoto, di magnitudo 7.3, con epicentro a 25 km dalla città haitiana. E ciò che lascia ad Haiti è devastazione e morte: saranno più di 220mila le vittime, con oltre 3 milioni di persone coinvolte in questa catastrofe.

Parte da questo preciso momento la narrazione di Tutto si muove intorno a me, un libro doloroso in cui l’autore inizialmente ripercorre gli attimi di puro terrore vissuti in prima persona nel momento in cui si verifica il cataclisma e poi, una volta passato lo spavento, si focalizza su tutto ciò che lo circonda. Ed così il libro diventa una testimonianza in presa diretta di ciò che accade sull’isola al momento del sisma: lo shock iniziale che sconvolge l’intera popolazione, gli attimi immediatamente successivi, le notti passate all’addiaccio con l’incubo dell’arrivo di nuova scossa, la dolorosissima conta dei superstiti. Ma è anche il racconto del grande coraggio di un popolo chiamato a reagire a una catastrofe senza precedenti. Dany Laferrière, infatti, costruisce il romanzo come fosse un mosaico, mediante brevi diapositive che immortalano la reazione degli haitiani di Port au Prince e raccontano la tenacia di un popolo che ha saputo lottare contro la disperazione per dedicarsi anima e corpo all’immediata ricostruzione.

Qui per ascoltare l’audio recensione del libro: 
“Ma a salvare questa città è la gente che cammina. È la voglia di vivere di questa folla che brulica nelle strade polverose”.

Perché in questi frangenti si ha bisogno di pragmatismo e speranza: e così a 24 ore dal disastro vediamo una donna che torna a sedersi sul marciapiede fiduciosa di poter continuare a vendere i suoi manghi. Vediamo una bambina che chiede se il giorno dopo potrà andare a scuola. Vediamo persone che camminano per strada con l’obiettivo di ricostruire il prima possibile quella normalità che il terremoto ha brutalmente interrotto. E gli haitiani, già martoriati da inondazioni, cicloni e dittature, dimostrano ancora una volta di essere un popolo capace di ricostruirsi, anche quando bisogna farlo raccogliendo le proprie macerie.

“Le perdite materiali non sono importanti – aggiunge abbozzando un mezzo sorriso -. L’importante è essere ancora vivi, dico bene, signora?”. 

“Tutto si muove intorno a me” di Dany Laferrière, edizioni 66thand2nd. Libri in Pillole.

Alessandro Oricchio

Dottorando in studi politici Sapienza Università di Roma, speaker di Teleradiostereo, giornalista pubblicista iscritto all'Odg del Lazio. Amante dei libri, dei viaggi, del calcio, della lingua spagnola, del mare e della cacio e pepe.

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